Dove van le cripto valute?

Sul numero 107 di Zafferano avevamo visto l’ultimo dei fenomeni legati alle blockchain, gli NFT, che consentono di tokenizzare prodotti e servizi e quindi venderli in toto, o in parte. Due mesi fa vedevamo transazioni pazzesche, oggi l’assestamento delle criptovalute sta riportando tutti coi piedi per terra. Come al solito ha iniziato Elon Musk, denunciando il Bitcoin come una valuta energivora e non sostenibile, e cambiando quindi idea sul suo utilizzo per comprare le Tesla. Il Bitcoin ha iniziato a... 

Il cyber attacco al gas

Da qualche giorno gli stati sud-orientali degli Stati Uniti hanno notevoli problemi con il rifornimento di benzina ed altri combustibili. File kilometriche di automobilisti, con imbecilli che mettono benzina anche in bottigliette di plastica e scatole, dando fondo ai serbatoi e peggiorando la situazione per tutti. Colonial Pipeline è un azienda che scarica carburanti in Texas e li distribuisce attraverso gasdotti fino alla capitale, Washington. Il 7 maggio un attacco ransomware ha preso in ostaggio... 

Il riconoscimento automatico delle emozioni

Quando passiamo da un aeroporto, telecamere invadenti ci riprendono ed un algoritmo prova ad indovinare se siamo terroristi. Se siete scuri di carnagione ed avete la barba è abbastanza probabile che siate fermati per un controllo, se siete neri la probabilità aumenta. Ma oltre all’inevitabile pregiudizio razziale e su alcuni tratti culturali tipici di certe nazioni, chi vende questi software dice che sono anche in grado di...

Zoom sullo stress

Oggi facciamo uno zoom sullo stress, non nel senso di Zoom ma di attenzione ai fattori di stress portati dalle continue conferenze via internet cui partecipiamo da casa. Tra i tanti utilizzi dell’elettroencefalogramma (EEG), di cui abbiamo parlato in numeri precedenti sulla capacità di monitorare in tempo reale il funzionamento del binomio mente-cervello, oggi si aggiunge la diagnosi dello stress da Zoom. Che sia Zoom, Teams, Skype o altro ancora, la nostra vita da studenti e lavoratori remoti ci vede partecipare a... 

Come facciamo spazio alle memorie?

Gli studi più recenti nel campo delle neuroscienze portano a valutare in circa 1.000 terabyte la memoria del nostro cervello, di cui 75 nella corteccia pre-frontale, l’area del cervello dove ragioniamo. Pensando al computer che usate in questo istante, ha all’incirca 1 terabyte di memoria e contiene film, libri e tutte le foto possibili delle vostre vacanze. Perché mai il nostro cervello, con così tanta capacità, dovrebbe aver bisogno di far pulizia dei ricordi, di far spazio per ulteriori memorie?

Ecosistemi Digitali

I bassi tassi di interesse di questo periodo facilitano l’investire in attività imprenditoriali, ancor di più per le start-up digitali, visto che lockdown e crescita del commercio elettronico sono vento in poppa per le loro ambizioni di crescita. Boston è da anni uno dei migliori ecosistemi per sviluppo e crescita delle aziende digitali: da quelle specializzate sulla robotica, intelligenza artificiale, internet delle cose, logistica, biomedicale e blockchain. Come hanno fatto?

La pipì nella bottiglia

Nelle ultime settimane lo scontro tra Amazon e suoi seguaci da un lato, e politici e lavoratori dall’altro, è diventanto incadescente, coinvolgendo sia i dirigenti più in vista, sia senatori di primo piano come Bernie Sanders ed Elizabeth Warren. Il meglio l’abbiamo visto su twitter, dove l’azienda ha provocato: “Ma non puoi credere che facciamo la pipi nella bottiglia, vero?”.

Conviene comprare NFT?

In quest’epoca di spensierata crescita di borsa e criptovalute sono nati i non-fungible tokens (NFT), ossia dei gettoni blockchain che ti consentono di comprare il diritto d’uso su prodotti e servizi, da soli o in comproprietà. Con questi NFT puoi comprare dei tweet, figurine di calciatori, una parte minima della Gioconda, un incontro col cantante preferito, un coccio del Colosseo: il limite è la fantasia.  C’è così tanta fuffa dietro agli... 

CEO Digitali e Congresso

Per la prima volta dall’inaugurazione del presidente Biden, i CEO di Facebook, Twitter e Google sono stati richiamati al Congresso per ennesimo interrogatorio sul peso eccessivo delle loro piattaforme nel guidare l’opinione pubblica e le fake news. Ancora una volta l’oggetto del contendere è la sezione 230 del Communication Decency Act, che protegge le piattaforme da qualsiasi cosa venga detta e condivisa, al contrario di quanto capita per gli editori che sono responsabili di...