Social media tra sicurezza ed echo-chamber

In questa rubrica abbiamo spesso parlato di privacy, e dell’importanza di usare social media diversi per i diversi ruoli che ricopriamo. I più usano LinkedIN per motivi professionali, seguire colleghi e quanto dicono gli esperti del loro settore; Facebook funziona bene per stare in contatto con amici e condividere foto, ricordi, ricette. In entrambe i casi è possibile un vago controllo delle persone con cui si entra in contatto, e la gente si sente abbastanza a proprio agio parlando in prima persona.

I progressi genetici

La prima decodifica del genoma umano è costata oltre un miliardo di dollari, nel 2008 costava ancora dieci milioni, ed oggi meno di $1000. Se poi cerchiamo un gene specifico, con un centinaio di dollari abbiamo la risposta in poche ore. 

Dopo lo smartphone?

Negli ultimi quindici anni lo smartphone è entrato nelle tasche di tutti: da strumento cool per socializzare tra giovani, oggi consente di lavorare, pagare bollette, acquisti e specialmente rimanere sempre in contatto con i propri cari. Nonostante le vendite siano in leggero calo da tempo, dovuto al margine di innovazione ormai ridotto, ogni anno spendiamo migliaia di miliardi tra apparecchi ed applicativi.

Data Scientist, un lavoro complesso

Il settore digitale ha una mobilità maggiore rispetto agli altri, grazie al fatto che le stesse tecnologie si applicano in maniera abbastanza simile da un’industria all’altra ed è quindi facile cambiar lavoro, ma nel caso dei Data Scientist il turnover è impressionante, ed il motivo sta nella difficoltà di quanto gli vien chiesto.

Start-up italiane a Boston

È bello vedere il numero di start-up italiane che si affacciano a Boston per cercare di crescere: che sia la ricerca di partner commerciali, finanziatori o una sede dove stabilirsi, nelle ultime settimane abbiamo visto un bel numero di ragazzi che decidono di rischiare per le loro idee.

La fine di Internet?

In questo istante internet è un'unica grossa rete, dove finora solo la Cina ha installato un numero sufficiente di firewall per potersi isolare dal resto del mondo, riprendendo il nome di Grande Muraglia per dare un’idea dell’imponenza dello sforzo. 

Digitale e terza età

Lasciando da parte il Covid, che ha ridotto la durata della vita media nel mondo uccidendo principalmente gli anziani, ed una guerra in corso che potrebbe causare ancora più vittime molto rapidamente, in linea generale stiamo invecchiando: ci son più sessantenni che bimbi tra zero e cinque anni, in moltissimi paesi l’età media supera i 70. Soprattutto, la previsione di invecchiamento per i paesi in via di sviluppo da qui a trent’anni è di quattro volte per...

Guerra digitale

Ogni volta che la situazione geopolitica diventa tesa, il numero di attacchi informatici aumenta in modo drammatico, quando si entra in guerra il livello di attenzione è massimo. Nel panorama degli hacker cattivi, quelli che attaccano per compromettere un’applicazione, un’infrastruttura o commettere crimini, abbiamo pochissimi e famosi lupi solitari, la maggior parte segretamente associata in gruppi malavitosi internazionali, ed un discreto numero di militari top secret in tutti gli eserciti del mondo.

Cybersecurity e geopolitica

Cascasse il mondo, ogni volta che c’è una crisi geopolitica ed un lungo week-end festivo, magari coi ragazzi a casa per le vacanze, gli hacker del mondo si scatenano come gli Unni. Come nel famoso attacco alla rete elettrica ucraina qualche Natale fa, anche adesso l’escalation tra Russia ed Ucraina fa crescere gli attacchi in modo spaventoso.

L’ufficio del futuro

Con la possibilità che dopo l’Omicron escano ulteriori varianti cattive del virus, quelle che sfuggono l’immunità da guarigione e vaccino ed uccidono ancora, il ritorno all’ufficio come lo conoscevamo due anni fa resta incerto. Potremmo dover convivere con l’evoluzione di questo virus ancora parecchi anni.