Bias e privacy sui Social Media

Martedi 17 novembre Zucki e Jack, ossia i CEO di Facebook e Twitter, son stati grigliati dalla commissione giustizia del Senato americano. Purtroppo questo teatrino ha solo due protagonisti, il resto sono comparse impreparate che litigano tra loro evitando di essere veramente incisivi, ma questa volta è finalmente uscito il re nudo.

La convocazione seguiva la censura di un dubbio articolo del New York Post sul figlio poco furbo di Biden, con i repubblicani a brigare di complotti anti-Trump ed i democratici a richiedere improbabili standard morali. Ma alla fine...

Come muoversi su internet – Parte terza

Usiamo social media diversi a seconda dell’argomento e della personaggio che vestiamo per quel genere di conversazione. LinkedIn è utilizzato per motivi professionali, ed è quindi normale vedere il curriculum delle persone e la loro foto ufficiale. Potremmo pensare che quei dati sono separati da quelli che inseriamo in altri media, come magari un Yammer per la messaggistica, uno Skype per le chiamate o un GitHub per condividere lavori, salvo poi scoprire che Microsoft è il proprietario...

Come muoversi su internet – Parte seconda

“Se un prodotto o servizio ti sembra gratis, il prodotto sei tu” è una massima da tenere bene a mente nella nostra frequentazione di internet. Nel numero scorso abbiamo visto il tentativo delle grosse aziende di censurare e limitare il dialogo, un qualcosa che riescono a fare perché ci controllano e ci conoscono molto bene. In questa puntata vediamo alcuni modesti consigli per rendere il lavoro di tracciatura più complesso.

Come muoversi su internet - Introduzione

Assistiamo alla volata tra scandali che ci ricordano l’importanza della libertà di parola e di stampa. Dalle due squadre di scienziati che duellano sull’immunità di gregge, alla fuga in solitaria con cui Google monopolizza i cellulari, ad un Assange in affanno nelle retrovie di una prigione inglese, sono Zucki Dorsey, CEO di Facebook e Twitter, che tagliano per primi il traguardo infausto.

Di fronte a dubbio articolo giornalistico, che denuncia la...

Torna a casa, Lettore – Il finale

Da piccolo ero felice di andare dai nonni, dove potevo scegliere tre diverse attività: lunga passeggiata col nonno, partitone a carte coi nonni, immersione nella lettura di Tex Willer che il nonno comprava dal primo numero. Ho capito troppo tardi l’importanza di quelle giornate nella mia crescita: dalle passeggiate venivano pillole di saggezza distillata dal tempo, dalla guerra, dai trasferimenti, dai cambiamenti di lavoro, sempre improntate a tener la schiena dritta ed aiutare amici e famiglia. Dalle partite a briscola e scopa venivano...

Torna a casa, Lettore – Parte terza

Ogni anno tengo un corso per una trentina di dottorandi: venti ingegneri, cinque architetti, cinque medici che vanno dai 27 ai 45 anni. Le ore sono poche, e li avverto che non possono arrivare in ritardo o consegnare i compiti oltre la scadenza: scherzo preannunciando che almeno 6-7 di loro tireranno fuori scuse tipo “maestro, il cane ha mangiato il compito!”. Gli dico subito di riflettere sul verbo procrastinare, e come evitarlo. Puntualmente, dalla fascia 27-35, arrivano scuse diplomatiche ma sempre all’insegna...

Torna a casa, Lettore – Parte seconda

Chi segue questa rubrica ogni settimana legge circa 600 parole, spesso al sabato mattino presto. Come abbiamo visto nello scorso numero, usando uno schermo non potete far le orecchiette, o sottolineare, o scrivere un vostro commento che vi consenta di riflettere su questa o quella frase. Come fate a ricordarvi di queste 600 parole la prossima settimana, o dopo mesi? Se discutete con me o altri naviganti di Twitter, avrete anche condiviso ragionamenti ed emozioni a voce (digitale) alta, avrete prestato maggior attenzione, avrete fatto vostro l’argomento e la sua...

Torna a casa, Lettore

Chi segue questa rubrica ha letto molti articoli con nozioni di neuroscienze: abbiamo parlato di anatomia, facendo paragoni tra il nostro numero di neuroni e quelli del ranocchio che è l’intelligenza artificiale. Abbiamo visto la straordinaria differenza tra la capacità umana di apprendere, di intuire regole generali dal caso particolare, e quella del robot cui devi proprio spiegare la rava e la fava. Abbiamo visto come schiere di informatici sottopagati, in America ed in Cina, sprecano giornate...

Robot ed occupazione ai tempi del Covid

Il Covid ha dato impulso all’uso dei robot per una serie di attività altrimenti esposte al rischio di contagio, che vanno dal trasporto di medicinali in corsia, alle attività di magazzino in industrie alimentari. In altri settori il calo del business è tale (-35% nell’automobilistico) che non c’è trippa manco per i robot, ma questa crescita ha dato il "la" a riflessioni importanti su robot ed occupazione. Segnalo due articoli molto interessanti: questo di Maurizio Ricci qui e quello di Eric Rosenbaum qui

Con il sarcasmo leggero e garbato di Zafferano, un lettore potrebbe correttamente individuare un paio di fake truth...