IL Digitale


Serotonina Intelligente

La serotonina è un ormone fondamentale per la trasmissione dei dati e specialmente delle emozioni tra cervello e resto del corpo. Un adeguato livello di serotonina ci fa sentir felici, a nostro agio, in pace col mondo, mentre la mancanza di questo neurotrasmettitore porta a problemi digestivi, depressione, inappetenza ed insonnia.

Il suo uso in medicina è importante perché efficace per una serie di patologie che vanno dall’ansietà, all’emicrania, depressione, disordine ossessivo compulsivo, bulimia e disturbi del sonno. Queste patologie sono pure in crescita causa Covid, per cui il mercato...

... della seratonina sta crescendo verso la soglia di $20 miliardi l’anno. Ovviamente una dieta ricca di noci, formaggi e carni rosse dovrebbe consentire al corpo di metabolizzare abbastanza serotonina e rendere inutili gli integratori, ma cosa c’è di meglio per l’industria del farmaco del vendere la “pillola della felicità”?

La serotonina può essere prodotta fisiologicamente dal fegato o assunta come medicinale, ed in ogni caso ha un metabolismo veramente complesso, toccando tutte le parti del nostro corpo in diversi processi. La capacità di controllare presenza e quantità di serotonina nel nostro corpo e’ importante, ed ecco arrivare l’aiuto di AI, intelligenza artificiale. Da questo articolo qui vediamo che i ricercatori hanno finalmente creato un sensore che sfruttando internet of things e machine learning riesce a misurare in tempo reale le fluttuazioni di questo ormone, finanche a capire e predirre l’impatto sul sonno e sulla nostra stabilita’ mentale.

Questo sensore è fluorescente ed è stato testato sui topi per misurare come la serotonina interviene in pochi millisecondi quando il topino viene spaventato, incontra dei compari, si addormenta e risveglia. Grazie al machine learning sono state testate 16.000 varianti, verificando come la serotonina interagisce con una serie di proteine e processi metabolici: facendoci capire aspetti del metabolismo finora misteriosi.

Perché questo sensore passi dall’utilizzo in laboratorio sui topi ad uso clinico sulle persone, ci vorrà del tempo. Tuttavia la notizia di questa innovazione e’ veramente importante perché per la prima volta si riesce a misurare e modellare qualcosa di veramente complesso, in tempo reale. I confini tra macchina e corpo sono sempre più labili, quelli tra istruzione biologica e dato digitale svaniscono.

Mentre resta valida la raccomandazione di mantenere una dieta ed un regime di vita sani, per evitare di inghiottire pillole di ormoni e render ricchi CEO farmaceutici, è comunque un segnale di forte ottimismo vedere come le tecnologie digitali (Iot e AI) fanno più rapidi progressi nella comprensione del nostro metabolismo e da li progredire nella cura delle malattie.

Per i giovani che stanno ricercando quale campo di studi li possa soddisfare ed aiutare nella ricerca del lavoro, questo delle biotecnologie e’ sicuramente un opzione ricca di investimenti ed innovazione rapida.

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Roberto Zangrandi (Bruxelles): lobbista

+ Articoli della rubrica