Nati per scherzo, sono rapidamente passati a un uso criminale per ricattare personaggi famosi dopo averli raffigurati in atti pornografici o altrimenti imbarazzanti.
Questi strumenti sono reperibili su internet e facili da apprendere, al punto che chiunque riesce facilmente a crearsi una vacanza fantastica, o un incontro importante, per poi impressionare gli amici che crederanno ai loro occhi. Logicamente sorgono legittimi sospetti nel momento in cui la storia sia molto improbabile, ma le qualita’ di video e suono sono tali da non far venir dubbi su storie piu’ realistiche.
In pratica se circolasse un video dove i miei colleghi di Zafferano vanno a cavallo nel West con Tex Willer e Kit Carson, o dove il Toro vincesse ogni partita di calcio, il deepfake sarebbe innocuo e divertente. Al contrario, se ne circolasse uno dove Macron insulta il popolo italiano, avremmo un secondo trasloco di ambasciatori e lunghe code a Ventimiglia.
Se sospettate che il video sia falso, alcuni dettagli da esaminare sono i capelli che paiono dipinti, testi nel background indecifrabili e surreali, troppa asimmetria, e specialmente denti, nasi ed acconciature che sembrano strani. Ma pochi tra noi andrebbero a rivedere l’intervista di Macron cercando dettagli dei suoi capelli e denti: le emozioni prenderebbero il comando e gli ambasciatori farebbero la valigia.
Matt Turek e’ a capo del programma Media Forensic di DARPA, e sta sviluppando una difesa basata su altri algoritmi di machine learning che lavorano come detective su immagini e suoni, in un ciclo continuo di guardie e ladri robotizzati che migliorano rapidamente l’un con l’altro. La giustificazione di questi investimenti del Dipartimento della Difesa USA e’ ovvia: eliminare o ridurre l’attacco mediatico di paesi nemici che potrebbero influenzare le elezioni politiche.
Giustificazione che poi serve anche a tranquillizarci, perche’ guardando gli esemplari di politici in giro per il mondo, l’idea che gli elettori si sian fatti fregare da un computer nel mettere al potere questo o quello ci assolve quasi la coscienza. Il problema e’ che tra guardie e ladri, attaccanti e difensori, tutti armati di tecnologie che riescono a prenderci in giro in modo assai credibile, non sappiamo mai a chi credere.
O meglio, seguendo Mark Twain: “È meglio tenere la bocca chiusa e sembrare stupidi, piuttosto di aprirla e togliere ogni dubbio.”