Il ranger sente e si complimenta: «non sono molti i pianisti con il suo talento» ma il Notturno si interrompe e il musicista passa dai tasti alla colt. Beh, era meglio se continuava con Chopin, visto che l’ultima nota, quella decisiva, spetterà alla rivoltella di Tex.
È invece un ciondolo carillon che, alla resa dei conti finale di El Muerto, fa dire a Tex: «...sembra che suoni una marcia funebre». Bang bang, Tex spara e fa secco il carillon.
Un orologio che “suona” anche nel film Tex e il Signore degli abissi, discussa trasposizione del fumetto del 1969, e un brano rock, Tex, dei Litfiba, tra i tanti omaggi musicali al ranger.
Quale atmosfera musicale nell’America del nostro eroe? Antiche ballate suonate da violini, chitarre e armonica a bocca, accanto alle suggestioni dei Navajo, suoni di tamburi (il battito del cuore della Madre Terra) sonagli e flauti.
Il vero “linguaggio dei suoni” sta nella resa grafica degli accadimenti: il vento che soffia-Whoooos, un pugno-Sock, il nitrito dei cavalli-Hiiiiii, ecc.
Il “suono western” per eccellenza è il bang bang, onomatopea nel fumetto ed effetto sonoro nel cinema.
Nel repertorio musicale esistono però spari che diventano suoni: nella favola musicale Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev, ogni protagonista è “interpretato” da uno strumento, compresi gli spari dei fucili. Un vero leitmotiv affidato agli efficacissimi timpani.
E allora quando a “suonare” è la carabina Winchester 1873, cari lettori di Tex, oltre al bang bang d’ordinanza, provate a pensare ai timpani di Prokofiev.