...mantenuto la rotta del “compra in America, costruisci in America”, e chiarito a tutti che i vaccini si esportano solo quando i residenti son tutti vaccinati, non un giorno prima. Dai 10 milioni di disoccupati di inizio febbraio, oggi già si intravede la discesa a sette, e poi a cinque verso l’estate. La promessa dei 100 milioni di vaccini è già ampiamente superata: siamo vicini a 2.5 milioni di iniezioni al giorno, ed ancora devono scendere in campo medici ed infermieri militari. Tra qualche giorno saremo una catena di montaggio: tutti ad iniettare mRNA speranzoso nel deltoide di ogni maggiorenne (anche straniero) residente sul suolo USA.
L’altra sera zio Joe è apparso per l’annuncio alla nazione in pompa magna, tra tutte le bandiere disponibili della Casa Bianca. Niente Ray-Ban questa volta, ma il sorriso smagliante di sempre e lo sguardo socchiuso alla Clint Eastwood, per dirci chiaramente che siamo i migliori, che senza di noi nessuno avrebbe i vaccini, che come vacciniamo noi non ci riesce nessuno, che chi prova ad attaccare l’America prende mazzate, a prescindere che sia un terrorista, uno stato nemico o un virus. E poi, apoteosi della retorica presidenziale, la promessa solenne: potremo farci il barbecue con gli amici e fiumi di birra il 4 di luglio. Finalmente liberi dal virus per la festa dell’indipendenza.
Come fai a non piangere come un vitello di fronte a questi annunci? Zio Joe è veramente capace a far presa sulla gente, meglio del suo capo Obama, che pure come oratore era forte. Il sorriso di zio Joe è sempre lo stesso, 72 denti bianchissimi, ma cambia lo sguardo: qualche volta quello aperto e solare che inietta simpatia e tenerezza, altre volte quello socchiuso da Ispettore Callaghan, che ti gela. Anche il tono cambia: qualche volta esorta a voce alta e ci chiama “folks” (ragazzi) in modo molto conviviale, altre volte parla con timbro basso e sottovoce, e ti vengono i brividi.
Immagino che tra un anno se ne vorrà andare in pensione: avrà sconfitto il virus e ripreso l’economia alla grande, bombardando qua e là giusto per far vedere chi è che comanda nel mondo. Riuscirà pure a riempire l’Europa imbelle dei vaccini che gli saran rimasti scaduti in magazzino; tanto la contessa di Bruxelles quest’estate sarà ancora spersa sui powerpoint dei consulenti. Biden ha comprato 700 milioni di vaccini e siamo meno di 335 milioni, quindi ne abbiamo d’avanzo e possiamo “donarli” ai paesi amici.
Penso che lascerà la presidenza a Kamala Harris con la scusa dell’età e della salute ormai fragile: la futura presidente ha tutte le caratteristiche politicamente corrette per navigare in tranquillita’ altri tre anni. Lei prenderà le redini del Paese che vuole riprendersi dalla più grossa tragedia di sempre, che crede che il domani è sempre meglio di oggi, che continua a pensare in termini di eccezionalismo ed ottimismo. Probabile la sua rielezione a fine mandato.
Tra Trump e Biden, in meno di un anno l’America ha stampato e messo in circolo seimila miliardi di dollari: abbiamo le navi in rada per una settimana tanto stiamo comprando dalla Cina, e dai paesi più svegli sui lockdown. Con buona pace di pseudo-economisti e leoni da tastiera, di inflazione non si sente parlare, la borsa tira, le criptovalute pure e l’economia accelera. Zio Joe sorride, sta mantenendo le sue promesse.