Il dramma di Feste: penombra nel finale della Dodicesima Notte
La Dodicesima Notte (1601), figlia della penna di uno Shakespeare oramai maturo, è riproduzione di una realtà nella quale l’equivoco aggiunge, al proprio valore scenico e teatrale, un drammatico sapore simbolico- esistenziale.
Equivoco è il volto, il genere, equivoca è l’identità. Viola, creduto morto il fratello gemello, si traveste da uomo (Cesario) e per tale viene scambiato. Viola è un uomo agli occhi del duca Orsino, che Viola ama e al servizio del quale si pone, agli occhi di Olivia, che deve conquistare per conto del padrone e dalla quale riceve...