Da ChatGPT alle previsioni

Dal numero scorso sugli usi corretti o rischiosi di ChatGPT, ne è passata di acqua sotto i ponti. Microsoft ha incluso il famoso scrittore automatico di testi nel suo motore di ricerca Bing, Google ha provato a parare il colpo ma ha perso $100 miliardi d’un botto, appena visto che non è altrettanto bravo. 

Fine del castello di carte Russiagate

Verso la fine delle presidenziali precedenti, quando Trump si avvicinò nei sondaggi a Clinton, cominciarono ad uscire notizie, indiscrezioni e congetture sul fatto che la candidatura repubblicana fosse sponsorizzata dalla Russia.

Confusione su ChatGPT

Raccomando sempre di giocare con questi robot intelligenti, che da una domanda possono produrre disegni innovativi o, come nel caso di ChatGPT, testi interessanti: occorre prendere dimestichezza, divertendosi. 

Tyre Nichols

Tyre Nichols aveva 29 anni, tornava a casa dalla mamma quando una pattuglia l’ha fermato. Lui chiede il motivo dello stop, e per tutta risposta viene tirato fuori dall’auto ed ucciso di botte, in un crescendo di violenza che vede cinque poliziotti assassini ed altrettanti ignavi, che nulla fanno per fermare il pestaggio o per prestargli soccorso. 

Scalare

L’investitore che esamina un’azienda digitale, novella o matura che sia, cerca di capire tre cose fondamentali. Se la tecnologia è funzionante ed affidabile non ci son problemi, se alcuni componenti sono ancora in fase di ricerca o di ingegneria della performance, meglio aspettare.

Corte Suprema contro il limite dei 230

La sezione 230 del Communication Decency Act (legge sulla decenza nella comunicazione) è il baluardo legislativo a difesa delle grandi multinazionali digitali che pubblicano su internet: dal commercio elettronico ai social media. Google, Facebook, Microsoft sono solo alcune delle aziende che difendono questa legge con le unghie e mille miliardi di dollari, perché?

Automobile definita dal software

L’auto elettrica è più semplice di quelle a combustione, e molto più economica da produrre. Se non ci fossero incentivi fiscali a drogare il mercato, con sconti che servono solo ad impoverire i contribuenti e tenere a galla aziende che non meritano, perché han mancato di investire in innovazione e sviluppo prodotto, l’automobilista ne guadagnerebbe. 

Uber e Tesla

Ora che le fabbriche Tesla producono a manetta negli USA, in Germania ed in Cina, la diffusione delle auto elettriche passa da pochi ricchi early adopters alle aziende di noleggio, che ne comprano 100.000 alla volta.