Il conforto del football
“Una grande tristezza comincia a impossessarsi della mia persona… a Leningrado non cessa di piovere, ormai è autunno. Fra poco finirà la stagione calcistica e ci aspetta un lungo inverno senza pallone". È il 1940 e Dmitrij Šostakovič, che amò il calcio in modo esagerato, così scriveva a un amico.
