Musica in parole


David Bowie e la crypto art

Al musicista britannico capitava spesso di avere uno sguardo proiettato al futuro, anche in campo tecnologico. Nel 1998 lanciò BowieNet, provider di servizi internet, come dire un social network in anticipo sui tempi. Costruì così un “filo diretto” con i fan che funzionò alla grande.

Il Duca Bianco aveva capito prima di altri la rivoluzione che internet stava portando e ne aveva intuito gli effetti, alla lunga non solo positivi. Notevole la sua intervista alla BBC quando, tra le altre valutazioni, di internet disse: “Non credo che abbiamo nemmeno visto la punta dell'iceberg. Penso che il potenziale di ciò che internet farà alla società, nel bene e nel male, sia inimmaginabile". E ancora: “distruggerà le nostre idee su cosa siano i mezzi di comunicazione”. Era il 1999.

Chissà cosa penserebbe ora il musicista dell’iniziativa nata quest’estate a suo nome: la collezione “Bowie on the Blockchain”, cioè una serie di NFT composta da omaggi alla sua figura ad opera di artisti già noti nel mondo della crypto art. La raccolta, sviluppata sulla blockchain di Ethereum è stata pubblicata a fine settembre dalla piattaforma OpenSea e comprende 15 creazioni di arte digitale acquistabili fino al 3 novembre prossimo (progetto dell’associazione Bowie Estate il cui ricavato andrà all’organizzazione umanitaria CARE).

L’idea sta avendo successo e il pezzo realizzato dall’artista Fewocious è stato venduto per 96.5 ETH, circa $127,000. Una clip animata e una statua digitale di Bowie compongono l’NFT.

La collezione è un progetto di arte digitale (la crypto art) per ricordare il musicista che avrebbe compiuto 75 anni quest’anno ma anche il segno di una direzione che vede arte visiva e musica avvicinarsi nel mondo nuovo delle blockchain. Un percorso che avrebbe interessato Bowie che creò un legame fortissimo - divenuto iconico - tra musica e immagine e lo fece ancora una volta anticipando i tempi.

I cambiamenti stanno correndo veloci e in generale il rapporto musica NFT va di sicuro monitorato, magari tenendo a mente luci e ombre, proprio come suggeriva Bowie.

Vi indico qui https://youtu.be/FiK7s_0tGsg l’intervista, per chi volesse sentire il pensiero del grande artista dalla sua voce.


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In questo numero hanno scritto:

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