Musica in parole


Verso il Metaverso

L’anno prossimo arriveranno gli ABBAtar cioè gli avatar degli ABBA, il leggendario gruppo musicale che ha deciso il ritorno all’attività con un album e un tour di concerti dove però i quattro artisti saranno in scena in versione digitale. Com’era prevedibile c’è stata l’immediata corsa ai biglietti a cominciare dalla...

... serata di apertura - Londra maggio 2022 - quando sul palco si presenteranno gli avatar digitali dei quattro membri della band.

L’esplorazione di “un nuovo mondo virtuale”, nelle corde di più attori tecnologici già da parecchio, sta ora accelerando. Ultime in ordine di tempo le dichiarazioni di Zuckerberg a proposito di Facebook: “Nei prossimi anni mi aspetto che la gente passi dal vederci principalmente come azienda di social media a una compagnia del metaverso”.

Il concetto di “Metaverse” - introdotto nel 1992 nel romanzo fantascientifico “Snow Crash” di Neal Stephenson - fa riferimento a un mondo immaginario gemello della realtà, in cui gli avatar delle persone sono proiettate in un ambiente digitale. Da allora il termine metaverso è sempre più usato; se il film “Ready Player One” di Spielberg ne ha reso efficacemente la prospettiva, puntare al metaverso è diventato un obiettivo di importanti società tecnologiche: una fetta di mercato che stando alle ultime stime di Bloomberg già nel 2024 potrà valere 800 miliardi di dollari. Tutti tesi a proporre mondi virtuali in cui gli avatar degli utenti possano vivere una seconda vita per fare esperienze nuove, comprese quelle musicali.

Epic Games ha già riscosso gran successo con le performance virtuali di Ariana Grande e del rapper Travis Scott su Fortnite, mentre HTC ha ora presentato Beatday, piattaforma musicale considerata “metaverso per la musica”.

Un altro player è Roblox che dopo aver coinvolto un pubblico giovanissimo - in visibilio per il concerto virtuale del rapper Lil Nas X - punta ora a raggiungere un’utenza più adulta proponendo eventi, incontri a tema, concerti.

La Società ci crede ed ha siglato a luglio un’importante partnership con Sony Music Entertainment, per sviluppare insieme progetti che siano musicalmente innovativi e catapultare i propri artisti nel metaverso.

Roblox e le altre piattaforme devono però fare i conti con le big tech che possiedono gli strumenti indispensabili, come i visori virtuali. Sono in gioco Apple, Microsoft e ovviamente Facebook che non a caso nel 2014 ha comprato Oculus e ora lancia Horizon Workrooms per creare stanze da lavoro virtuali (e sala prove per musicisti?). Anche Google e Amazon sono interessati a fornire infrastrutture.

Fantascienza o ci stiamo avvicinando? Zuckerberg lo va ripetendo: nel mondo virtuale si deve poter fare quel che è possibile nel mondo fisico: lavorare, giocare, pagare, ascoltare e fare musica.


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In questo numero hanno scritto:

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Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
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Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro