... un bel video “casalingo”, mentre con il 2021 qualche squillo di tromba ci è arrivato da Cortina, con il nostro Inno nazionale intonato dalla Banda della Guardia di Finanza ai Mondiali di Sci alpino e quando la Banda della Marina Militare lo ha eseguito nel contesto del Festival di Sanremo.
Certo ben poco in confronto alle attività svolte di solito da queste Bande e al repertorio che normalmente offrono, che è ricco, spazia tra i generi musicali e comprende per ogni Corpo la Marcia d’ordinanza che lo rappresenta. Non potrebbe essere diversamente se pensiamo che la musica cammina con i soldati da sempre; che si tratti di compattare le fila, sostenere il morale, impartire ordini o dare segnali, la musica c’è. Squilli di tromba per l’allarme, per gli Onori alla Bandiera ed è un assolo di tromba che onora i Caduti con le note del Silenzio d’ordinanza. Per marciare a tempo di musica, insieme alle trombe la fanno da padrone gli strumenti a percussione tipici delle bande militari, tamburi, grancassa, tamburo militare. Numerose composizioni originali hanno grande popolarità e alcune vantano firme prestigiose come le Marce per orchestra militare scritte da Ludwig van Beethoven.
Vere orchestre di Fiati, Bande e Fanfare militari partecipano anche a Festival dedicati, come quello che da circa vent’anni si svolge a Modena (ora fermo all’edizione 2019). È a Edimburgo però che ha luogo la più prestigiosa di queste rassegne: il Royal Military Tattoo che ogni anno raccoglie bellissime esibizioni di alcune tra le più importanti e conosciute Bande ed Ensemble musicali militari del mondo; alcune formazioni italiane sono state ospiti più volte. Rimandata al 2022 la prossima edizione, io torno a una performance del 1982, datata ma sempre entusiasmante perché a presentarsi sulla spianata del Castello di Edimburgo era la Fanfara dei Bersaglieri “Goito”. Pot-pourri di musiche. Trombe e squilli. Di corsa.