Primo su tutti, “Love letters of great man - Volume 1”: libro che raccoglie le missive romantiche di grandi della storia da Voltaire a Napoleone, da Plinio a Beethoven. Vincitore assoluto in quanto non esistente! Già, perché la raccolta qui citata deve la propria celebrità e genesi all’apparizione di un volumetto così titolato in “Sex and the City”. I fanatici della serie ne pretesero la realizzazione e John Kirkland raccolse la sfida creando un best seller.
Medaglia d’argento per “Les Quatre Cents Coups” di François Truffaut: primo lungometraggio del regista francese, risale al 1959 ma potrebbe essere una produzione di ieri l’altro. Il film racconta le marachelle del protagonista Antoine Doinel, ragazzino turbolento in cui riconosciamo la gioventù dell’autore. La pellicola riscosse notevole successo grazie ad una semplicità espressiva disarmante; seguirono altri quattro episodi fino all’epilogo “l’Amour en fuite” del ‘78.
Al terzo posto una meta turistica: il Grande Cretto di Gibellina, opera del geniale Alberto Burri. Il gigantesco monumento commemorativo ingloba le macerie del paesino trapanese, abbandonato a seguito del terribile terremoto del 1968. Ottantamila metri quadri di blocchi di cemento, che raccontano la planimetria originale come in un plastico a misura d’uomo. L’installazione ha fatto da teatro al videoclip di Francesca Michielin “Io non abito al mare” riscuotendo milioni di visualizzazioni.
Per concludere un vero carosello, non posso non citare Carmencita e Caballero: i protagonisti dei celeberrimi spot Lavazza negli anni sessanta. I due figurini di gesso rappresentano una coppia di innamorati da telenovela: un pistolero e una fanciulla dalle lunghe trecce. Amatissimi dal pubblico, sono tutt’oggi conosciuti dalle generazioni più giovani come vere icone, rendendo onore al caffè più famoso del piccolo schermo.