IL Signor CEO


"La pensione a 70 anni e un bel fine vita a 75, così aggiusteremo il welfare"

Nuova puntata dell'intervista-fiume di Zafferano al Signor CEO. Ecco la nostra domanda e la sua terribile risposta.

Immagino che l’iniziativa del governo olandese, a voi prono, di definire per legge il fine vita a 75 anni sia un’idea sua e della sua ghenga massonico-digitale. Uno studioso perbene come me non la commenta neppure, dice semplicemente: si vergogni lei e vergognatevi tutti voi della ghenga!

"La facevo più intelligente, invece mi sono sbagliato. Lei ha il cervello di una gallina, come tutti quelli che vengono dalle classi medio-basse della società. Ha studiato nelle nostre scuole, sui nostri libri, è colto, scrive bene, ha stile, ha persino il rotacismo che è il marchio di fabbrica di noi aristocratici del potere e del denaro, ma, gratta gratta, è rimasto il nipote di una portinaia e di un operaio delle Ferriere Fiat. Puah!

Comunque le spiego. Tocca a noi ristrutturare completamente i conti degli Stati spendaccioni e purtroppo lo dobbiamo fare direttamente. I nostri maggiordomi, ai quali avevamo dato ruoli e status, cioè le 'élite dei competenti' hanno fallito. La loro legittimità si basava sui cosiddetti 'principi trascendenti', nel momento in cui, ed è il nostro caso, questi principi sono venuti meno rimane solo il 'calcolo utilitaristico'. I competenti dovevano garantire un costante aumento sia della sicurezza, sia del benessere. In altre parole dovevano essere una macchina che 'riducesse l’incertezza e garantisse la sicurezza' ai ceti popolari, seppur entro rigorosi limiti di budget. In realtà hanno fallito, producendo uno scarto drammatico fra le performance previste sulla carta e quelle realizzate. Insomma, l’investimento sui 'competenti' ormai sta pagando sempre meno e il suo 'ritorno' si sta seccando. Sono ormai dei navigator colti ma fallimentari. E’ venuta l’ora di eliminarli.

Mi sono convinto che lo studioso Raffaele Alberto Ventura abbia colto nel segno con il suo libro Radical chocIl fallimento di costoro non è solo un ologramma populista. Ho allora proposto a George e a Bill di licenziare tutti i competenti, sono sempre meno preparati, quelli vecchi sono pure bolliti, arroganti, e tutti campano grazie a rendite di posizione. Apro una parentesi. Lo stesso avviene nel mondo giornalistico. A un amico, potentissimo editore, ho espresso la certezza che i suoi editorialisti più celebri pur di continuare a firmare pezzi su un quotidiano così prestigioso sarebbero disposti, non solo a non essere pagati, ma pagare loro (fino a 1000 € a pezzo mi dicono) pur di non scomparire nella baraggia dell’oblio giornalistico. In questo modo potrebbe pagare tutti gli altri giornalisti non più di 20-30 € a pezzo. Chiusa la parentesi. 

Il problema del welfare deve essere risolto, così è insostenibile. Dobbiamo portare la pensione in Europa a 70 anni e definire un fine vita a 75 anni, al raggiungimento della cosiddetta “vita compiuta”. Saranno le persone stesse a chiederci di mettere fine alla loro vita, tanto sarà diventata progressivamente ignobile per diversi aspetti, quali:

a) il cibo globalizzato di infimo costo, concepito per i giovani non è compatibile con stomaci devastati dal tempo;

b) la qualità ignobile delle cure sanitarie verso i vecchi (d’altro canto ci pare inutile buttare farmaci nobili, costosissimi, in corpi sfatti);

c) la solitudine, e la nostra comunicazione, che li ha resi tutti ipocondriaci cronici, si lamentano di tutto e di tutti. Insopportabili;

d) per il disprezzo percepito della società, specie dai millennial verso la vecchiezza. ('A me se di vecchiezza / La detestata soglia / Evitar non impetro', Leopardi, Il Passero Solitario).

Ben vengano politici illuminati come l’olandese Mark Rutte che si fa carico delle spese per l’eutanasia a 75 anni dei suoi concittadini. Chapeau!

E adesso basta! Sto cominciando a non sopportarla più, parlare con Lei quando si comporta da gallina mi stanca!".

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