Cari italiani,
sul piano politico come in tutti gli altri, non ci sono più vette da conquistare, e il nostro equivalente dell'Annapurna, le traversate a vela in solitaria, sono fantasie postume.
E' come quando si vuole scavalcare la propria ombra senza averne una. Questo salto metafisico è fuori della nostra portata. Peter Schlemihl almeno aveva venduto la sua ombra al diavolo - noi l'abbiamo semplicemente perduta. Il fatto è che siamo divenuti, nel frattempo, perfettamente trasparenti. Oppure è che non c'è neppure più fonte di luce, non c'è più sorgente abbastanza luminosa per darci un'ombra.
La nostra sola ombra è quella proiettata sul muro dall'irradiazione atomica. Le sagome stampate sulle pareti dall'esplosione di Hiroshima. L'ombra atomica, la sola che ci resti...
Un caro saluto,
Jean Baudrillard