Autococcodrillo


Scrivi il tuo coccodrillo #7

Le persone ricche e potenti fra i tanti privilegi hanno pure quello che un giornalista celebre scriva un articolo sul quotidiano per ricordarlo il giorno della sua morte. Essendo tutte le morti improvvise, per definizione, il pezzo viene scritto in anticipo, e costantemente aggiornato per essere pronto alla bisogna. In termini tecnici si chiama “coccodrillo”.

Questo coccodrillo sarà del tutto virtuale perché giunti a questo punto le sue ceneri saranno state sparse sulla Becca di Vlou (cercate, cercate. Un ripasso di geografia non fa mai male!). Ingegnere nel cuore, architetto per necessità (il Poli ha mietuto tante inutili vittime) fu persona fortunata. Una immensa famiglia alle spalle, una moglie profondamente innamorata, un figlio con cui ha sempre potuto parlare e che ha seguito molti dei suoi consigli. Iddio fu generoso con lui anche se lui non sempre ricambiò tanta benevolenza. Ebbe numerosi amici fedeli e parenti serpenti. Così è la vita. Memento: viaggiate, incontrate persone ed immergetevi nei luoghi.
Non scansate la vita! Gustatene ogni momento sia esso dolce o amaro. È tutto ciò che certamente abbiamo.

Paolo Giorcelli 1966


Simone di Portonovo, è stato persona "Per Bene”. Ammesso che "Per Male” fosse una colpa... Curioso, cuoco per professione. Cresciuto respirando aria buona, ha allenato le papille gustative ai prodotti del campo e del mare, ha pettinato lo stomaco utilizzando vini dei propri territori. Ha trattato l'olio extravergine di oliva con profondo rispetto e ne ha magnificato le proprietà nutritive chiedendo scusa agli accademici che ne avrebbero avuto in esclusiva la titolarità per parlarne. Le basi della sua cucina poggiavano sui "rapporti umani”, da quelli non si prescinde. Rispetto per il lavoro altrui, comprensione per sé stessi e per gli altri. Ha scoperto che la bocca è un luogo ambiguo, nutre il corpo e dà voce. Prima e dopo delle importanti mangiate non perdeva occasione di parlare in pubblico. Gli piaceva piacere. Non cercava consensi ma giudizi, ogni piatto proposto corrispondeva ad una recensione privata prima e pubblica dopo. Ha lavorato sempre a 15 metri dal mare, respirando iodio di continuo, è stato un privilegiato e non ha mai mancato di dirlo.
Ha terminato facendosi "cuocere” ad una temperatura adeguata, la degna chiusura professionale per un "brucia padelle”.
Il mare del Conero si ricorderà di Lui.
Donne Cibo e Motori, Gioie e... Sapori (cit. Simone Baleani)

Simone Baleani 1971


Nella sua breve esistenza ha avuto modo di vedere poco le cose ma molto l'animo delle persone.
Amò la fisica (cui voleva dedicare la vita), la musica classica (cui avrebbe voluto dedicare la vita, ma non si sentì all’altezza) e le belle ragazze (da cui imparò a non aspettarsi nulla). Non ha mai capito se la vita è una questione di grandi ideali per cui lottare o qualcosa da vivere in maniera disincantata e disillusa. Nel dubbio, l’affrontava con entrambe queste visioni contemporaneamente: da un lato una costante voglia di lottare contro il regime del CEO Capitalism, cercando di svegliare le persone attorno a lui, dall’altro un senso di stanchezza e di “ma chi me lo fa fare?”; da un lato un senso continuo di insoddisfazione per quel che aveva di immateriale, dall'altro un parco modo di accontentarsi di quel che aveva di materiale, e modi di vita semplici. Di certo non vide mai la sua vita come una condanna ai lavori forzati. Sempre, per indole, dalla parte degli sconfitti della Storia, per darsi importanza si dipingeva come un titano che lottava pur sapendo che sarebbe stato sconfitto.
Si dica che visse secondo la sua natura, in pace con sé stesso, non sempre riuscendoci.

Lorenzo Serafini, 1997

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In questo numero hanno scritto:

Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite