Battiato


“E la morte dà luce solo alla vita”

Franco Battiato se ne è andato a dieci anni dal suo “Telesio”, opera teatrale che come altri suoi lavori - forse più di altri - comprende l’eterogeneità dell’ispirazione del Maestro catanese. Tutto si tiene, e bene, in questa rappresentazione teatrale che guarda al Cinquecento però inserisce suoni d’autore attuali, musica minimalista accanto al gregoriano e la novità assoluta dell’uso degli ologrammi per la messa in scena (nel 2011 a Cosenza, la prima al mondo a presentare questa realizzazione tecnica).

Battiato definì questa sua opera...

... “futuribile” considerandola, “una nuova strada, imboccata con coraggio e consapevolezza”. Emoziona rileggere queste parole a pochi giorni dalla scomparsa dell’artista e ripensare al suo “Attende Domine, et miserere” canto gregoriano presente nel “Telesio”.

Va anche risentito Battiato alle prese con Beethoven, Brahms e “Schmerzen”, uno dei Lieder di Wagner. Quando uscì l’album “Come un cammello in una grondaia” (1991) che racchiude pezzi di Battiato e questi Lieder, l’autore, interrogato a proposito della commistione di generi e della musica classica in particolare, ebbe a dire “Le categorie annientano ogni possibilità di giudizio” e ancora “Io vado avanti per la mia strada. Quelli che hanno scritto i Lieder sono stati, di fatto, i primi cantautori. In Brahms c'è già tutta la struttura della canzone moderna....Wagner, per esempio, sarà molto contento della mia interpretazione”. Argomenti interessanti e poco noti che su queste pagine varrà la pena approfondire.

Per ora riascoltiamo qui, a trent’anni dalla pubblicazione di quel Wagner, Battiato che canta “Und gebieret Tod nur Leben” (“E la morte dà alla luce solo la vita”).


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In questo numero hanno scritto:

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Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
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Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite