Notizie dagli USA


Della libertà di giudizio

Il sabato prima che leggiate questa rubrica, in America sale la tensione per due casi d’omicidio. Da un lato tre bianchi hanno inseguito, sparato ed ucciso un ragazzo nero che correva per strada, dall’altro un ragazzo bianco ha sparato ed ucciso tre ragazzi bianchi che partecipavano a sommosse violente, e volevano fargli del male. Il fatto che un diciassettenne possa girare con un mitra da guerra nel mezzo di.... 

... una manifestazione, e rimanere poi invischiato in una vicenda che solo marginalmente ricorda la legittima difesa, travalica la comprensione del lettore europeo. Penserete che sia assurdo, ed invece qui è comprensibile ed accettato da un’ampia fascia della popolazione: è il nocciolo del secondo emendamento della nostra costituzione.

Mentre Biden ed Harris non sanno come riprendere i sondaggi che li danno in picchiata, questi due casi distolgono l’attenzione dai temi irrisolti di virus ed inflazione, e sono quasi benvenuti per il Presidente. Per entrambe i casi abbiamo manifestanti pronti alla battaglia fuori dai due tribunali. Sono ovviamente schierati ed hanno già iniziato a picchiarsi ed insultarsi prima ancora che venga espresso il giudizio della giuria. Sabato 19 resterà nelle cronache per l’assoluzione con formula piena di Kyle Rittenhouse, quello che s’è difeso col mitra dai tre bianchi cattivi.

La nostra costituzione sancisce il diritto ad essere armati, anche con un mitra, e pure quello ad una protezione uguale per tutti della vita, proprietà e libertà, garantendo un processo veloce e definitivo. Kyle non potrà essere più portato in giudizio per gli stessi crimini, è un ragazzo libero, che anzi potrà citar per danni milionari i media e leoni da tastiera che l’hanno accusato di razzismo e qualsiasi altro termine finisca in -ismo: gliele han dette tutte. Milioni di americani sono incollati di fronte agli schermi per indovinare chi vincerà il secondo caso e vedere se nascono scontri per questo.

La prima partita se l’aggiudica quindi Kyle con un cappotto: cinque a zero sui capi d’accusa ed unanimità della giuria. In molte occasioni il pubblico ministero sembrava un comico, per l’incapacità di mettere alle strette il ragazzino, magari sempliciotto, ma con le idee molto chiare: se mi attacchi mi difendo, ed ho un mitra in mano. Da Biden a tutti i politici woke la condanna era già scolpita nella pietra: un ragazzino del genere può solo essere imbecille, razzista, terrorista, e va richiuso per sempre. Dai repubblicani ovviamente il massimo supporto: bravo ragazzo, faccia pulita, patriota, sa sparare bene, gli dovremmo dare una medaglia per aver tolto tre disgraziati dalla terra.

Vediamo ora come si chiude l’altra partita: le scommesse sono sulla condanna dei tre assassini bianchi, perché hanno cacciato il corridore nero come un animale, assolutamente fuor di metafora. Han provato a dire che era sospetto di forti nelle abitazioni, han provato inutilmente a sostenere la legittima difesa, non sembrano aver scampo. Se per un qualche motivo fossero prosciolti le reazioni sarebbero importanti, dando motivo di credere che la giustizia non sia poi tanto libera. Motivo fondato, visto quello che continua a capitare ad un Assange che la giustizia americana tiene ben tappato in un carcere di massima sicurezza britannico, per poi trasferirlo nelle nostre prigioni per i prossimi 125 anni.

Chissà, se i padri fondatori avessero mai potuto prevedere l’assurdità di questi casi, magari avrebbero scritto diversamente la costituzione. Non diciamolo troppo forte, altrimenti i cancellatori woke che già han brasato esploratori, filosofi e scrittori dei secoli passati, poi se la prendono pure con loro.


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Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro