Noi abbiamo creduto al Nuovo Rinascimento impostoci. Ci avevate detto che il CEO capitalism sarebbe stato il forcipe per passare da un mondo chiuso a un mondo espanso, al trionfo della Scienza e della Tecnologia, alla mitica democrazia liberale. Eravamo rimasti piacevolmente sconvolti quando scoprimmo che l’ìPhone aveva le stesse capacità di calcolo necessarie per andare sulla luna eppure era alla portata di un contadino o di un operaio. Poi credemmo che la vostra “Globalizzazione” avrebbe trasformato la classe operaia-contadino in classe media, e la classe media in élite, rendendoci tutti più colti, più ricchi, più felici. E adesso ci ritroviamo con un caso come questo. Abbiamo seguito il vostro protocollo sulle logiche di mercato che ha messo il prezzo per il consumatore al centro del mondo, dove abbiamo sbagliato?
Il Signor CEO
Nessuna difficoltà a risponderle, anzi mi stupisco che, nella sua nota miseria intellettuale, non abbia fatto un parallelo con uno dei nostri, la celebre Famiglia Hinduja miliardari indiani in sterline a Ginevra, stante che con la loro servitù usavano gli stessi comportamenti di quelli dell’italica Famiglia Lovato, che coltiva pomodori nell’Agro Pontino.
Certo Hinduja pagava 8 € al giorno per 16 ore di lavoro (peggio di Lovato), erano impossibilitati ad uscire dalla mega villa sul lago, avendo il passaporto sequestrato dagli Hinduja stessi, però, come ha detto il patriarca, “erano come membri della famiglia, guardavano persino i film con i nostri bambini”. Eppure, un PM svizzero ha osato chiedere per gli Hinduja quattro anni di prigione e detenzione immediata. Capite, condannare e mettere in galera gli Hinduja per quattro servi indiani analfabeti!
Possibile che voi pseudo intellettuali non abbiate capito che alla Globalizzazione sarebbe seguita la Deglobalizzazione, con quantità industriali di morti e di feriti, sia all’andata che al ritorno? E’ il progresso! Vi abbiamo dato l’iPhone che vi ha messo in comunicazione con il mondo intero a costo zero! Certo vi impedisce di essere in contatto fisico con quello che è rimasto delle vostre famiglie sbrindellate, vi costringe a tenere sempre la testa bassa e leggere le menzogne che l’informazione a noi devota vi propina, ma se siete gonzi è un problema vostro!
Si legga l’abate benedettino tedesco Elmar Salmann che ha capito tutto di noi del “Club dei Legami”. Siamo noi che abbiamo, con il CEO capitalism, creato a tavolino, e realizzato in concreto, quello che lui chiama, con raffinata ironia benedettina, “Uomo democratico”. Costui è un tale che “democratizza tutto, così, pur rappresentando una costellazione di minoranze e relativi diritti, finisce per minare le basi stesse della democrazia, nella sua forma organizzata più alta del vivere civile”.
Ha ragione, la democratizzazione uccide. Quindi, compito del nostro “Uomo democratico” è, al tempo stesso, portare a compimento ma anche consumare e distruggere l’assetto democratico delle società cosiddette capitalistiche. Esattamente quello che volevamo. Ci siamo stufati della sempre più pretenziosa classe media, da noi creata dal nulla cosmico in cui vegetava. Dobbiamo tornare ad essere “essenziali” come Jinping, come Vladimir, come Alì.
Il CEO capitalism non ha più bisogno di questi tronfi butler, e neppure della parte nobile degli operai e dei contadini dell’ex Falce & Martello, abbiamo robot e algoritmi a bizzeffe, soprattutto abbiamo Ia. Oltretutto, costoro anziché lavorare passano il tempo a odiarsi fra loro, destri o sinistri che siano, senza accorgersi che la loro è una guerra fra sempre più poveri.
Basta Destra & Sinistra! Torniamo al vecchio modello: Padroni e Servi, Ricchi e Poveri, come prima della Rivoluzione e sciò sciò agli sciocchi borghesi. Il mondo civile deve essere, come lo è stato per diecimila anni, 99% poveri, 1% ricchi. Punto.
In Occidente di ricchi che si credono tali ce ne sono troppi, bisogna ridurne il numero. Come? Adesso sono stanco, mi prendo una vacanza, alla prossima intervista glielo spiego.