Il “digital first” dell’editoria non ha bisogno di sacerdoti ma di campanai
La crisi dell’editoria italiana sta entrando in una nuova fase calda del suo processo di ristrutturazione e di riposizionamento strategico. Osservo questo fenomeno ormai da una decina d’anni, da quando ho fondato una mini casa editrice (Grantorino Libri) che ora pubblica pure un giornale digitale (Zafferano.news).