La malinconia e gli scacchi
Di recente mi è capitato sotto mano il catalogo della bella
retrospettiva di Piero Guccione al Museo d’Arte di Mendrisio, in
Svizzera, a un anno dalla morte dell’artista siciliano. Artista
piuttosto...
Di recente mi è capitato sotto mano il catalogo della bella
retrospettiva di Piero Guccione al Museo d’Arte di Mendrisio, in
Svizzera, a un anno dalla morte dell’artista siciliano. Artista
piuttosto...
Quando iniziai a esporre in un’importante galleria d'arte milanese, ormai vent'anni orsono, mi resi conto che ero entrata a fare parte di una "scuderia" e che vigeva in quel mondo una regola derivata da una metafora calcistica: il dovere essere artisti "di serie A". Chi stabiliva chi lo fosse è un enigma per me ancora insoluto.
Mi ricordo che durante i miei primi passi nel mondo dell’arte rimasi colpita da due
eventi: il primo fu una telefonata del critico Achille Bonito Oliva, che a seguito di un plico spedito...
Il "Dear Art Lover", l’incipit tipico della mail solo in inglese proveniente dalle gallerie italiane chic, si è tramutato in "Dear Barbara", più colloquiale, più amorevole dopo il Covid. La galleria up to date...
Christo - scomparso la scorsa domenica a 84 anni - iniziò a impacchettare le sue opere a Parigi negli anni ‘60 sulla stregua della Arte Pop (che in Francia, dove viveva, si chiamava Nouveau Réalisme), le cui opere prendevano spunto dagli oggetti e dalle merci. La sua intenzione...
L’altra settimana i milanesi avevano appena iniziato a mettere il naso fuori di casa quando, ancora intimiditi per il fatto di poter passeggiare, hanno avuto un altro segnale decisivo dalla Natura.
Amo il caffè e precisamente il caffè della moka di cui ho tre differenti misure a seconda del momento della giornata. La tanto amata tazzina al bar, favoritissima dagli italiani, l’apprezzo solo in compagnia: come fosse una sorta di calumè della pace espresso, che serve per iniziare una conversazione spinosa di lavoro, in generale con il mio gallerista.
La prima volta che vidi New York avevo più o meno vent’anni, un amico era lì in viaggio studio e così io colsi l’occasione. Avevo un preciso obbiettivo: vedere le opere della Scuola di New York, ovvero gli artisti della Action Painting ( anni '50) di cui avevo studiato durante l’anno e che mi avevano tanto colpito sui libri.
Chissà come saranno i primi momenti insieme dopo tutto questo tempo, quali saranno le reazioni tra coloro che "non conviventi" hanno passato un tempo indigesto lontano dai proprio cari, un tempo luttuoso che ci ha cambiano nel profondo e che probabilmente continuerà a dettare condizioni a tutti. Nel primo istante, prevarrà il gesto impacciato e magari confuso dell’emozione o la passione a lungo trattenuta?
Ho la fortuna di avere lo studio dove dipingo a pochi minuti a piedi da casa e dunque, sfidando il lockdown, alle volte mi ci sono recata per ritrovare, anche se solo per poco, il senso del mio fare. Per evitare di incontrare occhi tristi...