L’anno successivo l’artista lo regala a Sam Green, quindi lo strumento si trasferisce a casa del celebre curatore d’arte e grande amico della coppia Lennon-Ono.
Il musicista continua però a suonare il “suo piano” perché, come scrive Green, i due artisti “spesso soggiornavano a casa mia a Fire Island, New York. Yoko pensava che l’atmosfera creativa qui avrebbe aiutato John a ispirarsi a scrivere le canzoni per il loro nuovo album”. Si tratta di Double Fantasy, che nasce sul pianoforte Baldwin ed è l’ultimo album registrato dall’ex Beatles (pubblicato il 17 novembre 1980).
Dopo la morte di Lennon (8 dicembre 1980), Green pensa di valorizzare lo strumento affidandolo a un altro suo caro amico, Andy Warhol che lo sistema nei suoi uffici newyorkesi della rivista Interview (1983).
Quando nel 1987 anche Warhol muore, il pianoforte perde un altro amico e protettore. Trova nuova residenza alla NY Academy of Art ma da quel momento la sua vicenda si ingarbuglia: viaggia sicuramente ancora passando di mano in mano, poi nel 1999 se ne perdono le tracce.
I giornali ne raccontano la storia, diventa noto a tutti col soprannome di “the lost Lennon piano” ma nonostante le ricerche e i procedimenti legali (perché forse venduto senza permesso), il Baldwin non tornerà in possesso di Green.
Lo strumento rispunta nel 2003 in Alabama e lì pare venga venduto (forse da un mercante d’arte) a circa $100.000, entrando a far parte del fondo fiduciario della famiglia di M. E. Shaool.
Il destino del piano prevede a questo punto un viaggetto in Pennsylvania perché nel 2018 gli Shaool lo donano alla Mercersburg Academy, prestigioso college privato di quello Stato.
Ultima tappa? No, ed eccoci arrivati al finale sospeso. Pochi mesi fa la scuola si rivolge alla casa d’aste Alex Cooper del Maryland per mettere in vendita il pianoforte e creare un fondo borse di studio per gli studenti.
Il povero strumento in attesa della sua prossima casa è probabilmente stanco, mostra i segni del tempo e dei viaggi, varie ammaccatture e anche una marchiatura forse di posacenere; è però inconfondibile perché reca una targhetta voluta dai Lennon con l’incisione: “For Sam/Love/Yoko and John/1979”.
Risulta ancora del tutto suonabile e, come recita la scheda in catalogo della casa d’aste “ha un immenso significato storico e musicale” e “il viaggio del piano Lennon-Green-Warhol aggiunge strati di contesto culturale e artistico alla sua storia”.
Il pedigree non è niente male. La stima di vendita va da $2.000.000 a $3.000.000 con apertura a $1.000.000 e le offerte si apriranno il prossimo 30 settembre.
Che ne dite? Ricordate che è stato l’ultimo compagno creativo di John Lennon.
Anticipa la vendita una pre-asta online dal 15 settembre.
Chi fosse interessato si affretti.