... la prima parte dell’Intermezzo buffo “La serva padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, in scena il 17 e 20 luglio a Torino per la stagione Regio Opera Festival 2021. La rassegna si svolge nel settecentesco Cortile di Palazzo Arsenale, diventato splendida cornice per una composizione anch’essa del Settecento e considerata all’origine dell’opera buffa. Deve la sua popolarità a un linguaggio musicale snello, frasi brevi affidate a pochi strumenti e grande verve nel sostenere il racconto con la musica; tra la colazione mancata e una tavola apparecchiata a suon di battibecchi in musica, l’Intermezzo termina con l’ovvio lieto fine per cui Uberto accetta di sposare Serpina.
Presentata a Napoli nel 1733, “La serva padrona” ebbe gran fortuna e tutt’oggi è in scena nei principali teatri del mondo. Torna ora a Torino dove il binomio musica/cioccolata è di casa da secoli: introdotta in Città dai Savoia - nella seconda metà del Cinquecento, come bevanda calda - la cioccolata in tazza divenne ideale accompagnamento dei momenti musicali nei palazzi della Capitale sabauda. Ottima in abbinamento alle lamentele buffe cantate da Serpina; vi propongo quindi in chiusura il momento in cui la servetta, dopo essersi sorbita i rimbrotti di Uberto lo rimbecca e lo zittisce con le note dell’Aria “Stizzoso mio stizzoso”: oltre alla cioccolata, anche il rovesciamento dei ruoli - la cameriera che maltratta il padrone - è servito in musica.