IL Sogno


Pronti a diventare superintelligenti digitali?

Difficile dimenticare la mia reazione quando Elon Musk annunciò la fondazione di “Neuralink”, estremamente entusiasta e speranzoso, non potei fare altro che inviare un Curriculum Vitae per provare a dedicarmi alla causa.

Immagino il classico millenial, frequentante Ingegneria, che sente la notizia di un azienda in grado di connettere il cervello ad un computer tramite elettrodi: di sicuro si viene stimolati risvegliando il pensiero, frequente da bambino, di poter diventare un super eroe in grado di amplificare la propria intelligenza grazie ad una partnership con il nostro antagonista per eccellenza: Intelligenza Artificiale. Da un lato l’intelligenza creativa, capace di percepire emozioni e dall’altra l’intelligenza logica, che potrebbe processare dei dati complessi a velocità elevate capendo tutta la logica nascosta. Un altro pensiero ricorrente è di sicuro quello di poter realizzare il tipico sogno universitario: “Studiare il giorno prima dell’esame e avere tutto ben chiaro in mente”.

In realtà “Neuralink” ha scopi ben diversi, almeno nel breve termine, infatti vuole capire e risolvere tramite chip collegati al cervello gravi malattie mentali attraverso delle neuroprotesi, dispositivi che possono migliorare specifiche zone del sistema nervoso.

Un ultimo scopo, di difficile realizzo nel breve, è quello di preservare e aumentare attraverso intelligenza artificiale il nostro cervello. Se ci soffermiamo su queste due parole sono sicuro che ognuno di noi avrà opinioni contrastanti: E’ qualcosa che ci aiuta ad essere complementari o che tende a sostituire le nostre capacità cognitive? Personalmente, il primo caso è quello che vedo come realizzabile perché si potrebbe sfruttare la creatività umana -insostituibile da ogni macchina, per ora- e la capacità logica dell’intelligenza artificiale.

Tutto questo ci è stato annunciato da Musk, che è tornato alla ribalta dopo anni di silenzi, su questa azienda facendo una “chiamata alle armi” per i maggiori esperti nel settore.

Come tutte le storie di super eroi che si rispettino ipotizzo che avremo anche dei super cattivi. Chissà se l’uomo, con la sua solita sete di potere e di conquista, riuscirà a distruggere più facilmente la terra. Immagino Joker o Venom come la nostra futura classe politica che ha preso il sopravvento grazie ai super poteri acquisiti con intelligenza artificiale. Auguriamoci di avere molti Batman o Spider-man che riusciranno a sovrastarli. 

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Samuele Allavena (Castel Vittorio): ristoratore
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale
Marinella Doriguzzi Bozzo (Torino): da manager di multinazionali allo scrivere per igiene mentale
Pietro Gentile (Torino): bancario, papà, giornalista, informatico
Eugenia e Massimo Massarini (Torino): studentessa di medicina e medico
Alessio Romano (Torino): millenial
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro