Cari parlamentari italiani,
il dispotismo razionale, ossia il dispotismo selettivo, è sempre una maledizione per il genere umano, perché condanna l’uomo comune a essere incompreso e mal governato da qualche moralista che non ha alcun rispetto fraterno per lui. La peggior forma di schiavitù è il cosiddetto cesarismo, o la nomina a despota di un uomo audace e brillante perché idoneo al ruolo.
Questo significa che gli uomini scelgono un rappresentante non perché li rappresenta, ma perché non li rappresenta. Gli uomini si fidano di un uomo comune come Giorgio III o Guglielmo IV perché, essendo anch’essi uomini comuni, sono in grado di comprenderlo. Gli uomini si fidano di un uomo comune perché si fidano di se stessi. Ma gli uomini si fidano di un grande uomo perché non si fidano di se stessi.
La venerazione dei grandi uomini compare quindi sempre in tempi di debolezza e codardia; non sentiamo mai parlare di grandi uomini se non quando tutti gli altri uomini sono piccoli.
Un saluto,
Gilbert Keith Chesterton