IL Signor Postino


Cartolina di G. K. Chesterton ai parlamentari italiani

Cari parlamentari italiani,

il dispotismo razionale, ossia il dispotismo selettivo, è sempre una maledizione per il genere umano, perché condanna l’uomo comune a essere incompreso e mal governato da qualche moralista che non ha alcun rispetto fraterno per lui. La peggior forma di schiavitù è il cosiddetto cesarismo, o la nomina a despota di un uomo audace e brillante perché idoneo al ruolo.

Questo significa che gli uomini scelgono un rappresentante non perché li rappresenta, ma perché non li rappresenta. Gli uomini si fidano di un uomo comune come Giorgio III o Guglielmo IV perché, essendo anch’essi uomini comuni, sono in grado di comprenderlo. Gli uomini si fidano di un uomo comune perché si fidano di se stessi. Ma gli uomini si fidano di un grande uomo perché non si fidano di se stessi.

La venerazione dei grandi uomini compare quindi sempre in tempi di debolezza e codardia; non sentiamo mai parlare di grandi uomini se non quando tutti gli altri uomini sono piccoli.

Un saluto,

Gilbert Keith Chesterton

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In questo numero hanno scritto:

Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro