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Sfida per le presidenziali

Negli ultimi giorni il Maine s’è aggiunto al Colorado nella decisione di togliere Trump dalle elezioni presidenziali 2024. Complice le feste natalizie, la sinfonia di bombe che asfalta Ucraina e Gaza, un flusso di immigrati illegali ininterrotto dal Messico, gli americani han preso la cosa in scioltezza. Personalmente, credo sia ancora probabile che il Donald finisca in prigione prima delle prossime elezioni, in modo da togliergli ogni possibilità di rientro alla Casa Bianca. In ogni caso la decisione del Maine è importante.

Mentre il Colorado è da sempre uno stato Dem, i Repubblicani ci tengono al Maine, uno di quegli stati in bilico che possono dar la vittoria all’uno o all’altro dei candidati. In entrambe gli stati, il motivo dell’esclusione dalle liste elettorali lo troviamo nel quattordicesimo emendamento della nostra Costituzione, scritto subito dopo la Guerra Civile. In questo articolo si dice che ogni persona che abbia giurato di difendere la Costituzione (come ovviamente deve fare il Presidente), può essere squalificato da futuri incarichi nel caso sia coinvolto in insurrezioni o abbia dato aiuto e conforto a chi insorge contro il paese.

Sicuramente Trump ha preso le parti degli sciamannati che il 6 gennaio del 2021 hanno invaso il Congresso, causando $3 milioni di danni, 138 feriti e purtroppo la morte di cinque persone. Tuttavia, escludere il candidato di riferimento dalle elezioni presidenziali è un passo veramente delicato per la nostra democrazia, ed è molto probabile che la Corte Suprema scenderà in campo per dirimere le opposte interpretazioni della Costituzione.

Nonostante l’economia vada bene, con altri 200.000 posti di lavoro creati e dicembre ed una borsa che ha chiuso il 2023 con un aumento del 24%, la sfida per le presidenziali è decisamente calda. L’amministrazione Biden ha lasciato entrare 2.3 milioni di immigrati illegali, ne sta trattenendo e giudicando sei milioni, e ne ha respinti al mittente quattro. Senza neanche considerare che se ne aggiungano altri, due milioni di immigrati illegali è un numero molto pesante, ed i Repubblicani vincolano l’approvazione di qualsiasi ulteriore aiuto ad Ucraina ed Israele alla chiusura dei confini.

Allo stesso tempo, avendo finito il budget per gli aiuti all’Ucraina, con l’Europa che pure non riesce ad aiutare finanziariamente o militarmente i fratelli ucraini, lo spettro della vittoria di Putin allarma i Dem, che non possono permettersi di perdere contro i russi. Questo, e l’incapacità israeliana di asfaltare Hamas e riprendersi gli ostaggi nonostante i bombardamenti su Gaza, stanno aumentando la pressione dello scontro Biden – Trump.

Mancano ancora parecchi mesi alle prossime elezioni presidenziali, ma possiamo aspettarci di vederne di cotte e di crude, tutti consci che un ritorno di Trump porterebbe stravolgimenti notevoli.


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