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La stella cadente del Texas

Nella redazione virtuale di Zafferano, in molti siamo appassionati di Tex Willer, eroe di fumetti che ci proiettava nel Far West epico degli spazi aperti e selvaggi. Nell’immaginifico italiano ed americano lo stato del Texas, con una sola stella nella bandiera tricolore, i cavalli liberi di correre in praterie infinite, gli impianti di estrazione di petrolio e shale gas,  i cowboy che ancora oggi conducono mandrie di mucche e bisonti, è l’America “di una volta”.  Quella schietta, solare, dura, con la pistola al fianco ed una scheda elettorale...

... repubblicana sempre pronte all’uso.  Ma la stella del Texas, negli ultimi giorni, è cadente.

Un ondata di freddo inusuale ha costretto milioni di texani ad un blackout completo di quattro giorni, con congelamento e rottura di tubature di acqua e gas, interruzione dell’energia nucleare, petrolifera e rinnovabile, e la morte di 30 persone tra congelamento, incidenti stradali e problemi da black-out.  Scopriamo che in Texas non s’erano mai preoccupati di coibentare le tubature: da quelle dell’acqua di raffreddamento di quattro impianti nucleari, a quelle del gas, a quelle dell’acqua in case, fabbriche ed uffici. Il black-out ha anche causato il crollo delle comunicazioni, per cui nessuno riusciva nemmeno a chiamare ambulanze o polizia in caso d’emergenza. E dopo tutto questo, decine di migliaia di famiglie si sono viste recapitare bollette elettriche stellari, $17.000 per una bolletta ad un poveraccio che non aveva più lacrime da spremere.

Come fa lo stato famoso al mondo per cowboy, ranger e petrolio a non cavarsela per quattro giorni di freddo che noi viviamo abitualmente negli stati del nord o in montagna? D’estate i texani mettono a palla i condizionatori, consumando 70.000 megawatt di corrente, la stessa che sarebbe servita per passare quest’ondata di freddo senza problemi. Invece i gestori della rete del Texas son riusciti a produrne solo 40.000, piantando tutti al buio ed al freddo. Già, perché il 75% della corrente deriva dagli impianti a gas che si son fermati, causa congelamento delle loro tubature. E mancavano anche serbatoi per garantire la produzione in emergenza, perché pensavano che aumentando le estrazioni dai campi se la sarebbero cavata senza bisogno di sprecar soldi in serbatoi aggiuntivi.  Texas completamente impreparato al freddo, ma guarda.

Questo fiasco mostra la vastità del problema di pensare al Mercato come l’entità che magicamente alloca le risorse necessarie per fornire i servizi richiesti dai clienti. Senza standard minimi per assicurare che le aziende mantengano infrastrutture in grado di resistere a freddo ed altre calamità, lasciando che si risparmi anche sulla coibentazione delle tubature, prima o poi il patatrac arriva e non è l’azionista che soffre. Abbiamo pale eoliche che girano senza problemi in Alaska, Canada e Maine, ma in Texas han voluto risparmiare all’osso, finendo per bloccarle dal freddo.

E cos’han fatto i politici locali? Pensate forse siano andati in TV a chieder scusa, e flagellarsi pentiti come fanno in Giappone se il treno fa dieci minuti di ritardo? No, con tattica comunicativa simile ad altri governanti europei, si son buttati su un altra notizia per distogliere l’attenzione della gente. Di fronte ad un primo minimo calo dei contagi (6%), che risulta dalla vaccinazione di 50 milioni di americani, han pensato bene di annullare le norme su uso delle maschere e distanziamento, riaprendo completamente ristoranti e bar. A Fauci a momenti veniva uno sciopone, e rapido Biden è entrato a gamba tesa: “Siete dei Neanderthal”.  In effetti.
Forza Tex, ranger a cavallo, riprendi le redini della mandria politica sta scappando in ordine sparso, su altri pascoli lontani.

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro