Musica in parole


Semplici note di Natale

A dicembre la musica natalizia non può mancare: ci imbattiamo di sicuro in “Let it snow” e ora c’è la novità del “Merry Christmas” targato Elton John e Ed Sheeran. Poi i soliti suoni di campane e cori nei film e negli spot, ritornelli augurali in sottofondo un po’ ovunque, per non dire delle famose composizioni classiche - come “Hallelujah” di Händel - che ogni fine anno un po’ tutti abbiamo...

... occasione di risentire. Non si sfugge e forse non ci spiace affatto.

Allora immaginate violiniste in abito stile Cenerentola al ballo, neve finta che scende sul palco, scenario che cambia a ogni brano: ecco, è quanto potete vedere qui mentre ascoltate una delle performance natalizie della Johann Strauss Orchestra, fondata nel 1987 da André Rieu. Il violinista e direttore olandese organizza serate di successo che emozionano il suo pubblico; nel periodo del Natale ancora di più.

Sono concerti da ascoltare e da vedere, o meglio, per dirlo con parole più pertinenti, hanno nel visual una componente importante che aggiunge ai suoni l’atmosfera appropriata; il tutto dovuto a una spettacolare presenza scenica di chi sta sul palco e a una forte partecipazione degli spettatori che si sentono decisamente coinvolti. “Offro al pubblico quel che si aspetta”, ripete spesso il fondatore con buona pace delle critiche, non solo del mondo della classica.

La Strauss Orchestra ha cominciato in Olanda per arrivare ad esibirsi in tutto il mondo, ovunque portando musica intesa come spettacolo di intrattenimento. Si è aggiudicata molti premi, dischi d’oro e di platino; enorme il successo commerciale.

Valzer, colonne sonore, opera, classici e musical: adatti al pubblico di tutte le età, nei programmi troviamo di tutto un po’ e nei concerti di Natale non manca mai la buffa canzoncina sulla renna “Rudolph the red nosed reindeer” e la sempre attesa “White Christmas”. Dopo la ripresa degli spettacoli dal vivo, il 2022 dell’ensemble è già fitto di impegni. La speranza è di poterli mantenere, visto che proprio mentre scrivo, causa l’attuale situazione relativa alla pandemia in Olanda, Rieu ha per ora annullato i concerti di Natale previsti nel suo Paese, quelli che grazie alle vivaci e colorate esibizioni orchestrali, fin al 2019 hanno attratto spettatori da ogni parte del globo.

Indicativo che André Rieu, che suona un violino Stradivari del 1667, abbia più volte dichiarato: “Penso che quando le persone vengono ai miei concerti apprezzino non solo la musica ma anche la felicità che condividiamo”.

Merry Christmas dunque, con il brio espresso qui dall’Orchestra Strauss nel condividere (è il caso di ribadirlo) “Snow Waltz” con un folto pubblico. E non si capisce se si divertano più gli spettatori o i musicisti.


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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
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Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro