È di nuovo Natale
“È che ci sono sette miliardi di persone, al mondo. Ma fondamentalmente si dividono in due categorie. Ci sono quelle che amiamo. E poi ci sono tutte le altre. Che sono tantissime.”
“È che ci sono sette miliardi di persone, al mondo. Ma fondamentalmente si dividono in due categorie. Ci sono quelle che amiamo. E poi ci sono tutte le altre. Che sono tantissime.”
In questi giorni mi sono lungamente interrogato se affrontare con voi l’argomento di oggi: possiamo scegliere di morire?
“A te, vezzosissima Dea, che oggi temperi e governi la nostra brillante gioventù, a te sola questo piccolo Libretto si dedica, e si consagra.”
In un mondo che vede e non vuole capire si può comunicare un messaggio? C’è modo di superare simile egemonia?
Oggi pongo a voi lettori questo interrogativo: quando smettiamo di amare qualcuno, dove va a finire tutto l’amore che provavamo?
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati.
VS
Ascoltami, i trapper laureati
sfrecciano soltanto su auto
dai costi strampalati.
Cara Oriana, ti scrivo perché vorrei che tu fossi ancora qui. Mi piacerebbe che una donna intelligente come te potesse chiarire i miei dubbi di ventenne che scopre il mondo. Sai, ho letto un tuo libro, è vecchio, è del 1975, ma parla di quello che vedo attorno a me.
Inizio con l’articolo di oggi una nuova rubrica qui su Zafferano: vi parlerò di lettere e poesia. Chiaramente non vuole essere la solita minestra e, per mettere nero su bianco questo contributo, partirò da un autore particolare, a me giunto attraverso la cortina del pregiudizio e il muro della vergogna.