L’idea è accolta con entusiasmo e i preparativi di zaini , borracce, cappelli e quant’altro fatti in un baleno.
La partenza è emozionante da entrambi le parti : ci si abbraccia come per un lungo viaggio e a piccoli gruppi distanziati da un tempo deciso si parte.
Il viaggio e le comunicazioni sono divertenti e deliranti: “Maestra, qui procede tutto bene, è solo che siamo in un posto che non capiamo, c’è un ponte, lo attraversiamo ? dopo si sale ? si scende ? andiamo a destra ? quale destra ? ci sembra di vedere uno strano animale … non capisco se è un cavallo, un ippopotamo o una mucca”-.
All’arrivo ricevo la chiamata del primo gruppo partito “Maestra stai tranquilla, siamo arrivati e siamo tutti vivi, hai fatto bene a fidarti, ce l’abbiamo fatta!”