Nata tra muri di neve e betulle, nel buio acceso delle candele natalizie e vissuta, poi, nel fuoco di una terra magmatica tra mare e luce, si è imbibita di quella contraddizione fidando nella contrapposizione, nell’alterità, nel dialogo e nel dubbio. La vulnerabilità è stata la sua forza, ogni ferita la ripartenza.
R.M.R. 1955
Nacque a Chieti nel rione sanità dei Toppi, nell’agosto del 1946 in casa come si usava una volta. Figlio unico, da una coppia di laboriosi ed onesti artigiani che lo ebbero con loro fino ai 20 anni. Terminati gli studi si trasferì per lavoro a Milano dove si accorse che gli studi non terminavano mai. Era votato alla polifunzionalità (non tutto ma di tutto) dall’insegnamento, alla formazione tecnica e manageriale, specialista nell’organizzazione del lavoro e nell’ottimizzazione del coordinamento delle attività di gruppi di specialistici. Ha dato un apprezzato contributo manageriale a grandi e medie aziende chimiche, metalmeccaniche, e del settore alimentare; prestò la sua opera non solo al nord ma anche al centro e sud Italia. Un ultimo periodo da consulente di direzione in svariate imprese anche internazionali, poi il pensionamento e la rivalutazione della famiglia, dei figli e dei nipoti. Oggi dopo una breve malattia è tornato lì da dove era venuto. Avrebbe potuto fare di più? Forse si, forse no.
Antonio Cerritelli 1946
Ho visto il Cigno Nero di Nassim Taleb appollaiato sulla Piramide di Maslow. Ho sfamato l'Asino di Buridano con una Rana bollita da Chomsky. Ho trovato il Rasoio di Occam nella bottega del Barbiere di Russell. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia?
Schersoma nen!
In Te Domine speravi, non confundar in aeternum