Deriverà forse dalla locuzione “versare lacrime di coccodrillo?” Immagino di sì, infatti è regola parlare bene del morto, ma per alcuni si eccede senza ritegno, rendendoli ridicoli.
Noi di Zafferano.news abbiamo fatto una scelta radicale, partendo dal principio che nessuno ci conosce meglio di noi stessi. Il nostro sarà un autococcodrillo e uscirà lei/lui viventi.
Quindi i nostri abbonati-lettori, tutti rigorosamente non celebri ma perbene, si scriveranno loro stessi il loro “coccodrillo”. E Zafferano.news lo pubblicherà tal quale, chi vuole con il proprio nome, chi con le proprie sigle, l'anno di nascita, con un solo vincolo: non più di 1.500 battute.
Inviateli a editore@grantorinolibri.it
A suo modo amò tutti. Concepito fu in camporella un lunedì di dopo Pasqua nacque il giorno dopo Natale. La sua fortuna fu non sposare e tante graziose frequentare. Si liberò così del naturale ricatto sessuale e poté vivere libero. Ai suoi genitori ed ai tanti precettori dovette molto, alla sua cocciutaggine tutto. Fedele sempre a sé stesso fu.
Renzo Riva 1949
Nacque in una famiglia modesta. Visse pericolosamente nei meandri della burocrazia italica. Fu ferito per stanchezza durante le sommosse vaccinarie. Circondato dalla moglie e dai figli spirò pronunciando le ultime parole: "E chest'è?"
Giuseppe Ardia - 1969
Sono arrivata fin qui.
A piedi.
Cristina Belei 1954