IL Non Cameo


Il Cameo, umiliato, costretto a diventare un "non Cameo"

Cari amici di Zafferano.news, il mio ultimo Cameo si concludeva così: “In quest’atmosfera di disagio morale, che ha reso buie queste mie giornate, c’è stato un solo raggio di sole: Francesco che va a trovare, a casa sua, l’Ambasciatore russo. A lui mi aggrappo, disperatamente, perché, come apòta, oggi lui è l’unico di cui mi fidi, l’unico leader morale (non si è leader se non si possiede una propria leadership morale) che abbia ancora credibilità.”

Mi pareva ovvio che un analista apòta, cattolico, liberale, facesse riferimento a Francesco in un momento drammatico in cui la guerra stava prevalendo sulla pace, con sullo sfondo, in filigrana, l’innominabile.

Mal me ne incolse.

Un certo numero di persone mi hanno scritto mail piene di insulti, alcuni imbarazzanti sul piano personale.

Una volgare violenza, con un linguaggio tipicamente woke salottiero.

Non praticandola, non sono psicologicamente attrezzato a subire volgarità.

Allora che fare?

Un “Non Cameo”.

Questo.

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro