Musica in parole


Musica nel piatto: una tazzina di caffè

Oggi è la giornata internazionale del caffè e a questo proposito la musica dice la sua da secoli.

Un esempio di felice connubio lo troviamo nel Settecento a Lipsia quando il proprietario del Caffè Zimmermann, il più famoso luogo di ritrovo della Città, decise... 

...di arricchire di musica il locale e dal 1720 ospitò con regolarità le esibizioni dei musicisti del Collegium Musicum. La lungimirante iniziativa funzionò e i concerti furono molto apprezzati dai frequentatori del Caffé.

L’orchestra, composta in maggior parte da studenti universitari - fondata da Georg Telemann, studente di Legge e poi famoso compositore - eseguiva per lo più musica di intrattenimento.

La Caffetteria Zimmermann aumentò la sua fama nel 1729 quando Johann S. Bach assunse la direzione del Collegium e per oltre dieci anni la sua musica risuonò al Caffé. Quei concerti tennero a battesimo musicisti di valore e Bach ebbe come ospiti e collaboratori colleghi illustri e alcuni tra i suoi figli.

Affascinato anch’egli dalla nuova bevanda, il Maestro compose la “Kaffeekantate”, “Cantata del caffè”: buffa storia in cui un padre che “brontola come un orso mangiamele” nulla potrà nei confronti della figlia che non rinuncia al caffè (considerato all’epoca quasi un vizio disdicevole per una fanciulla). Le arie e recitativi si susseguono tra il narratore (tenore), il padre (basso), la figlia (soprano), flauto, archi e basso continuo.

Una delle poche opere bachiane a rappresentare una scena comica e a svelare una vena umoristica del compositore che rende una discordia familiare (e una moda al suo apparire controversa) una bella pagina musicale.

La Cantata piacque al pubblico di allora e continuerà a piacere.

Per ascoltarla come si deve valgono le parole con cui il brano inizia: “Schweigt stille, plaudert nicht” cioè “Fate silenzio, non chiacchierate”. L’attenzione va alla musica e al caffè.


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In questo numero hanno scritto:

Umberto Pietro Benini (Verona): salesiano, insegnante di diritto e di economia, ricercatore di verità
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro