IL Sogno


Esperti in innovazione? Le mamme

“Devi studiare altrimenti non troverai mai un lavoro”. Sono sicuro che per molti di voi è più che familiare se il vostro pensiero volge ai banchi di scuola.

Trovo con molto dispiacere che la maggior parte delle persone, considerate innovatori, si siano dimenticati di questa frase importantissima. La cambio un po', così è chiara per tutti: “Devi studiare altrimenti non potrai innovare”.

L'innesco della macchina innovativa parte infatti dalla formazione. Il ragazzo tipico della mia generazione penserà che grazie alle lauree conseguite ha già ampiamente percorso questo step, ma, francamente, siamo così sicuri che solo con quelle informazioni saremmo capaci di creare la scintilla dell'innovazione? Mio modesto parere e mantra che seguo da sempre: La conoscenza non è mai abbastanza. Parola d'ordine: Curiosità.

Da sempre snobbata perché non “cool”, la ricerca è una colonna portante per avanzare lo stato dell'arte dell'argomento di nostro interesse. Pensiamo spesso che sia lecito fare scarica barile ai ricercatori universitari perché è il loro lavoro ma facendo un tuffo nel passato notiamo che tutti facevano ricerca indipendentemente dagli studi… lascio a voi la riflessione e conclusioni eventuali.

A questo punto del nostro percorso sembra che l’innovazione sia paragonabile ad un “topo da laboratorio”. In un certo senso è cosi, ma è aggiungendo la creatività e una spiccata dose di problem solving che creiamo un importante figura: L'innovatore. 

Proviamo a spiegare meglio il lavoro di quest ultimo: Coglie i segnali deboli, capisce la direzione da seguire e applica una o più ricerche per generare l'innovazione. Facile, no? Non è proprio semplice come sembra, dalla descrizione fatta vien da pensare quasi ed esclusivamente alla figura di un vincente ma se andiamo ad investigare emotivamente più a fondo possiamo notare una perenne insoddisfazione, tanto da creare una sorta di maledizione: “Una volta che il successo è stato raggiunto urge abbandonare il vecchio e ricominciare con il nuovo”. Vi ricorda qualcuno questa figura? Di certo non i politici ma sicuramente personaggi del calibro di Leonardo Da Vinci, Archimede e Tesla. Cito una persona che stimo, colto in una delle sue rare interviste: “Sono un uomo orientato al futuro”; queste parole dobbiamo sempre ripeterle e farne uno stile di vita.

Concludendo, l'unica costante che ci ha accompagnati dal big bang ad oggi è il cambiamento e questo avviene tramite l'innovazione. 

A questo punto del mio percorso ne ho avuto conferma: le mamme hanno sempre ragione.

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale
Alberto Mittone (Torino): avvocato penalista, scrittore
Alessio Romano (Torino): millenial
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Giancarlo Saran (Castelfranco Veneto): medico dentista per scelta, giornalista per vocazione