Proprio nel 1722 Bach chiudeva con questo brano il primo volume di 24 Preludi e Fughe (una coppia per ogni tonalità, maggiore e minore) scritto “per utilità ed uso della gioventù musicale avida di apprendere…" (da “Frau Musika. La vita e le opere di J. S. Bach” di A. Basso). Seguirà un secondo libro con le stesse finalità. Lo scopo era dunque didattico, come già altri pezzi scritti per i suoi allievi tra cui i figli, ma con punte di bellezza e poesia tali da aver conquistato nei secoli anche chi era (ed è) lontano dalla musica classica.
Lo storico Piero Buscaroli di quest’opera scrive: “Qui tutto comincia...” e ricorda che a suonare (e studiare) i Preludi e Fughe di Bach sono stati tutti i Grandi della musica da Beethoven a Chopin, a Liszt che li suonava per Wagner, per proseguire con i musicisti del Novecento e quelli di oggi.
Questo “Antico Testamento dei pianisti” (definizione di H. von Bülow) nel suo susseguirsi di 48 brani in totale è tuttora croce e delizia degli studenti dei Conservatori - chiamati a confrontarsi con le difficoltà che contengono - ma anche risorsa infinita di idee musicali e per interpretazioni le più diverse.
Se ne è interessata la musica elettronica e alcuni pezzi della raccolta sono stati utilizzati e rivisitati in chiave rock, jazz, pop, heavy metal. Si sentono nei film e si ballano pure: il progetto “Flying Bach” fa vivere “Il clavicembalo ben temperato” con la breakdance dei Flying Steps (ora in tour mondiale).
Nel 2022 si ricorda questo monumento musicale un po’ ovunque e in Germania anche con una mostra nella casa natale del Maestro.
A voler essere precisi si può omaggiare l’opera di Bach non solo sulla Terra ma anche nello Spazio perché il Preludio e Fuga n. 1(secondo libro) sta viaggiando a bordo delle sonde Voyager dal 1977, inserito nel disco che contiene informazioni e musica per eventuali altre civiltà.
Bach per gli alieni è nell’esecuzione di Glenn Gould (grandissimo interprete bachiano) che trovate quihttps://youtu.be/cyXwwcgozTw.
Chiudo con “Ave Maria” di Charles Gounod (1859). Il brano è universalmente noto ma forse non tutti sanno che nacque dall’idea del compositore francese di scrivere una melodia da sovrapporre al primo Preludio del “Clavicembalo ben temperato”. Ne esistono infinite versioni; la struttura armonico-musicale di Bach sulla quale poggiano ha trecento anni ma regge sempre e bene: vi propongo qui quella col magnifico suono del violoncello di Yo-Yo Ma.