Telegramma di Jean Baudrillard ai giornalisti italiani in America
Cari giornalisti italiani inviati a "coprire" la corsa alla Casa Bianca,
non ho mai avuto nostalgia dell'America ma...
Cari giornalisti italiani inviati a "coprire" la corsa alla Casa Bianca,
non ho mai avuto nostalgia dell'America ma...
Signor Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella,
l'omogeneizzazione
dei circuiti, l'universo ideale della sintesi e della protesi,
l'universo positivo, consensuale, sincrono e performativo costuituiscono
un mondo inacettabile.
Cari italiani aspiranti rivoluzionari,
lo Stato
e il potere vivono su una cresta molto, molto fragile, in filigrana,
per così dire, di una società traslucida, come una finzione ordita da
molteplici complicità. Si lasciano rigenerare da coloro che li
combattono. La classe politica si fa mettere in esame e rigenerare dai
giudici.
Cari ristoratori italiani,
generalmente si pensa che l’ossessione della sopravvivenza sia una conseguenza logica della vita e del diritto di vivere.
Cari italiani ancora in lockdown,
in forma
anticipatrice, lo sterminio era già tutto questo. Ciò che veniva tolto
ai deportati nei campi della morte era la possibilità stessa di disporre
della propria morte, di farne un gioco, una posta, un sacrificio: erano
spogliati della facoltà di morire.
Egregio signor Bill Gates,
La patente di guida a punti è una formula eccellente. Ma è scandaloso che solo la guida dell'automobile profitti di questa eccezionale idea. Bisogna estenderla all'esistenza tutta e creare un permesso esistenziale dello stesso tipo.
Pregiato dottor Roberto Burioni,
“Le mascherine usciranno automaticamente in caso di depressurizzazione della cabina. Spegnete allora le vostre sigarette”.