... un ente unico in nome della ricerca, della scienza, dell'esplorazione. Della curiosità. Fu una visione da pionieri, che ha portato l'Europa lontano. Che col tempo però si è un po' persa, secondo l'astronauta italiano Paolo Nespoli, che scrive una lettera di auguri all'Esa con l'invito, lo sprone, a ritrovare il coraggio degli esordi diventato secondario rispetto agli 'interessi nazionali e industriali'". Neanche un fiato sul sito dell’ESA, qualche miserando tweet. Insomma, una festa in famiglia in tempi di coronavirus e con i "congiunti" stretti.
Dall’altra parte del mondo, la più bella trasmissione in diretta di un lancio spaziale di Elon Musk e di un aggancio alla stazione spaziale internazionale con commenti professional e alta definizione. Streaming dal sito della NASA rilanciato da altre decine e dall’etere delle tv. Milioni di persone per un’impresa che non ha, in teoria niente, di eccezionale se non la perfetta spettacolarizzazione. Opportunamente sostenuta con retweet e congrats dal sito ESA... È lo streaming, bellezza. E forse la consapevolezza di quanto un simbolo forte e aggregante possa essere utilizzato.