“Mi ricordo di mio padre...” di Beatrice Buscaroli

Mi ricordo di quanto mio padre andasse orgoglioso che un professore di Paleografia latina e diplomatica, qui all’Università di Bologna, avesse inserito il suo Bach tra i libri per il proprio corso accademico e con la seguente motivazione: “Si tratta di un alto esempio di lettura tecnica dei documenti e di controllo delle fonti”.

Mi ricordo di come la cosa sia sfuggita per quattro o cinque anni di fila... 

"Credo che, come Prezzolini, si sentisse un italiano inutile”

Stenio Solinas – al Giornale dal 1994, prima responsabile delle pagine culturali e poi inviato, scrittore (imperdibile il suo recente Atlante ideologico-sentimentale, 920 pagine, GOG editore, mappa di una vita trascorsa a leggere, scrivere e viaggiare in modalità non turistica) – è uno dei migliori intellettuali italiani con cui poter parlare di Piero Buscaroli.

Un autentico umanista dall’animo di un romano antico

Una delle tante storture – per non dire patologie – ideologiche del XX secolo, traghettatesi grossomodo sino al primo decennio del XXI (diciamo sino all’apice dell’esperienza politica berlusconiana) ha riguardato la diffusa tendenza ad attribuire la patente di “revisionista”, in senso spregiativo e con connotazione di malafede, nei confronti di chi mettesse in discussione certe nozioni riconducibili...