Il gioco del dottore
Un gruppo di maschi e femmine di 4 anni è nella casetta in giardino e li sento discutere animatamente, mi avvicino e Stefano vedendomi insorge: “Maestra, ma queste femmine non vogliono giocare al dottore!”.
Un gruppo di maschi e femmine di 4 anni è nella casetta in giardino e li sento discutere animatamente, mi avvicino e Stefano vedendomi insorge: “Maestra, ma queste femmine non vogliono giocare al dottore!”.
Siamo in procinto di organizzare una partita di calcio e, tutti riuniti si decidono i ruoli: attaccante, centrocampista, difesa, portiere.
Stiamo camminando nel bosco, si avvicina Luka, 6 anni e inizia a parlare quasi come a se stesso:
E’ pomeriggio inoltrato stiamo giocando nelle camere e nel cortile prima di cena, ognuno fa un po’ ciò che desidera.
Quest’anno ci viene l’idea di lasciare gli ex alunni ( 6/10 anni ) un po’ più liberi, così proponiamo loro di comporsi in piccoli gruppi e, forniti dei walkie talkie, andare da soli nel bosco e nei sentieri per raggiungere un luogo prefissato un paio di chilometri più avanti.
Come ogni anno organizziamo un soggiorno residenziale nelle montagne piemontesi e prepariamo i bambini ad affrontarlo mettendo in conto, ansie, paure, entusiasmo.
Siamo in classe e chiedo loro di andare a prepararsi per uscire. Enrico resta fermo, immobile, seduto con le gambe incrociate a fissare il vuoto.
Alice (4 anni) questa mattina arriva sostenendo di avere delle cose importanti da dire; le chiediamo di aspettare fino a quando ci incontriamo, come di consuetudine, in gruppo ogni mattina.
Bianca e Caterina stanno litigando, Caterina le ha fatto un dispetto nascondendole il gioco della cucina, Bianca se ne accorta e la sta rimproverando
Siamo in giardino, un gruppo di bambini sta giocando vicino allo scivolo, salgono, scendono, li sento ridere divertiti, li guardo da lontano senza avvicinarmi.