Maestra ho un problema
Giulia, 5 anni, è seduta in giardino con le mani a sostenere il mento e fissa con il volto imbronciato un punto imprecisato davanti a se.
Giulia, 5 anni, è seduta in giardino con le mani a sostenere il mento e fissa con il volto imbronciato un punto imprecisato davanti a se.
Tre bambini di 4 anni stanno parlando fra di loro seduti in un angolo del prato: il primo inizia riflettendo: “Lo sai che io posso avere tutti i giochi che voglio? Basta che lo dico a mia mamma e lei mi compra tutto.”
Siamo a visitare la Galleria d’Arte Moderna di Torino con il gruppo dei 4 anni. Ci fermiamo ad osservare un’opera “Mobile” di Calder, seduti in cerchio chiedo loro quali pensieri ispiri l’opera.
La mamma di Enrico, 6 anni, mi ha raccontato di quando ieri mattina continuasse a sgridare sempre più nervosamente Enrico perché non voleva ascoltare le richieste della mamma.
Tancredi, quasi 4 anni, bussa alla porta del mio ufficio e senza aspettare risposta entra come chi ha una cosa importantissima da dire:
“Maestra vieni, hanno chiuso un bambino nell’armadio e la porta non si apre più”- sorride Emanuele mentre lo dice.
Filippo 5 anni è sull’altalena e si sta dondolando con calma fissando il blu del cielo di una calda giornata di sole: “Maestra, ma secondo te Dio esiste?”
Siamo in bagno, Ada Rosa si sta lavando le mani insaponandole abbondantemente con cura ed estrema calma.
Oggi è una giornata caldissima, non si può fare movimenti e infatti un gruppo di maschi e femmine di 4 anni sono seduti all’ombra di un albero a parlare, anche io sono seduta vicino a loro e così vengo coinvolta nella discussione:
Un gruppo di maschi e femmine di 4 anni è nella casetta in giardino e li sento discutere animatamente, mi avvicino e Stefano vedendomi insorge: “Maestra, ma queste femmine non vogliono giocare al dottore!”.