Il problema di Marco
Alzo lo sguardo dalla scrivania e vedo fuori dall’ufficio Marco, 4 anni, camminare nervosamente avanti e indietro.
Alzo lo sguardo dalla scrivania e vedo fuori dall’ufficio Marco, 4 anni, camminare nervosamente avanti e indietro.
Oggi è il compleanno di una delle maestre e la stiamo festeggiando tutti insieme, Cecilia, 4 anni, chiede alla maestra: “Ma tu quanti anni compi oggi?” - e l’insegnante sorridendo risponde: “40.”
Ieri sera scendendo in giardino per chiudere il pollaio alle nostre galline e mi accorgo della mancanza del gallo. Lo chiamo diverse volte e ad un certo punto da un groviglio di alberi al confine con il prato dei vicini arrivano versi articolati che riconosco suoi.
Costanza, 3 anni, è seduta vicino a me pensierosa, e con le palme delle mani sul mento fissa il vuoto.
Siamo appoggiati sul davanzale della finestra a guardare le foglie e i rami mossi dal vento. Marco, 4 anni, interrompe il silenzio ed esordisce: “Maestra, secondo te il vento vuol dire qualcosa?”
Stiamo preparando i bambini al primo soggiorno dell’anno, vivremo in una cascina nel bosco per quattro giorni, naturalmente questo desta riflessioni e dubbi nei bambini.
Giulia, 5 anni, è seduta in giardino con le mani a sostenere il mento e fissa con il volto imbronciato un punto imprecisato davanti a se.
Tre bambini di 4 anni stanno parlando fra di loro seduti in un angolo del prato: il primo inizia riflettendo: “Lo sai che io posso avere tutti i giochi che voglio? Basta che lo dico a mia mamma e lei mi compra tutto.”
Siamo a visitare la Galleria d’Arte Moderna di Torino con il gruppo dei 4 anni. Ci fermiamo ad osservare un’opera “Mobile” di Calder, seduti in cerchio chiedo loro quali pensieri ispiri l’opera.
La mamma di Enrico, 6 anni, mi ha raccontato di quando ieri mattina continuasse a sgridare sempre più nervosamente Enrico perché non voleva ascoltare le richieste della mamma.