Gli intellettuali cristiani e il potere della libertà

Che gli intellettuali cerchino di trovare teorie unificanti e percorsi semplificanti dentro l’affastellarsi di eventi storici è parte della loro funzione. Tuttavia, ciò che troppo spesso accade è che essi dimentichino così il valore dell’accidentale e della libertà umana. Non diversamente dagli altri, ma più paradossalmente, ciò accade anche agli intellettuali cristiani. Un bel articolo di Matteo Matzuzzi su Il Foglio di qualche settimana fa metteva a confronto le tesi di Rod Dreher e Adrien Candiard. Il primo, celebre per “l’opzione Benedetto”, sostiene che i cristiani...

Psicosintesi invece di psicoanalisi

Dall’interessante idea che un gesto è “ogni azione con un inizio e una fine che porta un significato” discendono varie conseguenze che sono state esplorate nel convegno “Gestures: new meanings for an old word” (non abbiamo registrato il gesto del convegno ma qui potete vederne le foto: www.gesture.unimol.it). Tra quelle più significative, quella espressa da Matteo Santarelli, giovane ricercatore dell’Università di Bologna, che si è messo a...

Gesto: una vecchia parola ma un nuovo significato

Se in settimana potete prendervi delle ferie filosofiche, venite in Molise, uno dei luoghi più belli e sconosciuti d’Italia come hanno detto recentemente il celebre NYT e The Guardian, per assistere al convegno “Gestures: new meanings for an old word”, che si tiene presso l’Università locale. Se non potete venire, potete sempre collegarvi (iscrivendovi qui) e ascoltare on line qualcuno dei circa 40 relatori che vengono da molte parti del mondo.

Ma perché dovrebbe... 

Paradossi da finale

Sempre interessante cogliere i simpatici paradossi della nostra società che mostrano le asimmetrie tra ciò che si dice e ciò che invece i comportamenti “tradiscono” delle nostre convinzioni. Tanto più ciò è vero nelle grandi manifestazioni globali come quella della finale degli europei di calcio.

Cominciamo dalle dichiarazioni. Gli azzurri spacciano per giorni la favola...

Body shaming e il problema della parola

A lezione assegno il compito di creare il teaser di un podcast e di presentarlo. Una studentessa sceglie come tema il body shaming e realizza il proprio teaser con abilità. Il teaser finisce con una testimonianza personale sulla sofferenza generata dall’essere oggetto di critiche rispetto al proprio corpo. Qualche settimana dopo, in una prova argomentativa, un altro studente, per difendere l’idea che ciascuno deve essere sé stesso, vuole utilizzare l’esempio per cui...

Inginocchiamenti

Ho resistito per tre settimane a scrivere di questo argomento, visto che non capisco perché dei ragazzi di 20 anni – quelli della Nazionale di calcio – debbano essere caricati dell’onere di scelte politiche immense e piene di addentellati e conseguenze invece di occuparsi di... 

Basta la responsabilità sui social?

Antonio Palmieri è un parlamentare italiano ed è uno storico comunicazionista politico, che non poco ha contribuito al cambiamento comunicativo politico berlusconiano. Tuttavia, è anche e soprattutto una persona di grande equilibrio e programmatico buon senso, interessata a capire che cosa succede nel mondo della comunicazione, tant’è che legge anche... 

Il ritorno della Madonna Sistina a Piacenza e a Milano

Purtroppo la “Madonna Sistina”, il capolavoro di Raffaello, è stata venduta a metà Settecento ad Augusto III, grand’elettore di Sassonia e si trova a Dresda, da dove non si muoverà, tantomeno per tornare in Italia. Troppo fragile la tela, troppo prezioso il carico, troppa gente che ogni anno va a visitarla, soprattutto dalla Russia, in un viaggio a metà fra turismo e pellegrinaggio. È la Madonna che salverà il mondo di Dostoevskij, quella della rivoluzione di... 

Pubblico ma non vuoto

Una mia giovane amica liceale, cattolica praticante e di famiglia cattolica, mi chiede perché sia giusto tenere il crocifisso in classe. Avendo buon cuore e subendo un po’ troppo l’influenza delle sue amiche o dei suoi professori, si chiede e mi chiede, con un po’ di scetticismo, perché in uno spazio pubblico si metta un simbolo religioso privato.

Al di là della questione in sé, sulla quale ci sono delle leggi (vecchiotte, visto che risalgono all’Ottocento), due concordati (1929, 1984) e due pareri del Consiglio di Stato (1988, 2006), e della questione culturale, mi interessa l’idea di pubblico che sta alla base dei dubbi della mia amica, che è anche uno dei pilastri della cancel culture che...