Supplemento


La verità è il "pre-vaccino" del coronavirus

“Grazie Professor Burioni continui a dire la verità. La verità è il “pre-vaccino” del coronavirus”. Lo scrissi in risposta al suo tweet “Dal primo giorno ho sostenuto che la pericolosità di questo virus sta nella contagiosità degli asintomatici. Dal primo giorno alcuni mi hanno dato contro. Dal secondo giorno i fatti hanno dimostrato che avevo (purtroppo) ragione”. 

E avevano ragione pure Ilaria Capua e Walter Ricciardi (Consiglio esecutivo di OMS), tutti fuori dallo zoo della scienza politicizzata. E torto il Governo. Se ne prenda atto, la leadership non si crea dal nulla. E finiamola qua. 

La diffusione del coronavirus si è impennata, farà il suo corso, andrà come deve andare. Sono assolutamente certo che i nostri scienziati, e l’OMS, lo governeranno al meglio. Solo fra 12 mesi arriverà il vaccino, perché così prevede il protocollo scientifico che ci garantisce sulla sua efficacia. Nell’attesa comportiamoci responsabilmente, come ci suggeriscono gli scienziati.

Prendiamo atto, serenamente, che il modello politico, economico, culturale che ci domina pare non avere più gli anticorpi culturali minimi per capire la sconvolgente potenza di fenomeni, come questo. Fenomeni che frantumano certi grandi processi umani, che rompono l’ordine costituito. In determinati momenti storici le epidemie si identificano con le guerre, con le rivoluzioni, con qualche mostruoso fenomeno naturale. Fenomeni che portano alla paura dei cittadini.

Non dobbiamo vergognarci di aver paura, fa parte della nostra natura umana. Questa, nella società digitale, tende immediatamente a potenziarsi, diffondendosi a mò di virus. Cercare di configurarla come razzismo è stata mossa improvvida, ma coerente con il miserabile retroterra culturale della classe dominante che ci governa da trent’anni. Il politicamente corretto li rende inetti anche negli errori. Intendiamoci, niente di irricuperabile, però ci hanno fatto perdere tempo.

Il coronavirus 2020 si connota come una gigantesca perdita di tempo dei regimi politici. Ha cominciato un regime che vive di segreti e di menzogne come quello nazicomunista di Xi Jinping che ha perso circa un mese. Anche l’OMS ci ha messo del suo. Il Giappone ha mostrato la sua pochezza politico decisionale per l’ignobile gestione della nave da crociera, idem gli altri paesi asiatici che hanno rifiutato l’attracco della Westerdam. Dell’Europa bottegaia mi pare stucchevole ripetere le solite ovvietà.

Noi persone perbene (insisto nel dire che siamo la maggioranza, seppur silenziosa, del nostro Paese) dobbiamo far rientrare la paura, rivolgendo tutte le nostre energie alla difesa della salute nostra e dei nostri concittadini, seguendo le linee guida degli scienziati. Il coronavirus è un nemico subdolo, ma al tempo stesso chiaro, si affronta semplicemente applicando le regole, non della politica, ma del management sanitario. Sapendo che nella gerarchia degli atti per combattere una potenziale pandemia, ci sta la “comunicazione”. E ci devono stare gli scienziati, e la loro faccia, non quella del governo o dell’opposizione.

La comunicazione o è credibile o non è. Punto. Quella del Governo, quella dei politici (destra, sinistra, centro è lo stesso) è percepita come non credibile. Così come, e mi dispiace, quella dei giornali. Quindi dobbiamo affidarci a scienziati di fama. Chi meglio di personaggi come i tre professori suddetti? Governo e politici, siate follower intelligenti, limitatevi a implementate decreti e leggi che loro vi suggeriranno.

Noi cittadini vogliamo esclusivamente parole di verità forniteci da scienziati di fama mondiale come loro, e nessun altro. Governo, Regioni, Comuni tacciano e parlino solo per decreti. Sono certo che con il loro aiuto ce la caveremo, e bene, e dopo il coronavirus saremo tutti migliori, avremo più esperienza, e meno arroganza. Nei momenti topici della vita siamo tutti dei poveretti, almeno per una volta cerchiamo di esserlo meno.

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In questo numero hanno scritto:

Umberto Pietro Benini (Verona): salesiano, insegnante di diritto e di economia, ricercatore di verità
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro