Quando il robot ti aiuta a vendere
Conoscete università dove studiare e laurearsi in vendite? Si può studiare economia e commercio, marketing, comunicazione, ma un corso di studi che ti prepari a vendere non si trova.
Conoscete università dove studiare e laurearsi in vendite? Si può studiare economia e commercio, marketing, comunicazione, ma un corso di studi che ti prepari a vendere non si trova.
Mentre voi eravate concentrati sulla braciolata di Ferragosto, e dell’internet delle cose ve ne fregava il giusto, Google ha stupito i suoi clienti annunciando il ritiro del Cloud Platform IoT Core service tra un anno: occorre muoversi per portare le proprie applicazioni da altre parti perché poi crolla tutto.
Uno dei danni collaterali del lockdown è stata l’adozione di sistemi di intelligenza artificiale che scoprono lo studente che copia. Si chiamano generalmente Proctor AI (censore ad intelligenza artificiale) e son stati adottati in massa dalle università in tutto il mondo.
Al primo incontro con gli insegnanti, quando andavo ancora all’asilo, la maestra assicurò a mia mamma che non ero portato per il disegno, per i colori, per nulla che fosse arte grafica. Oggi so che quel giudizio fu affrettato, ma è meglio che mi limiti a guardare quadri e dipinti, perché se provo a disegnare siamo alle comiche.
Due settimane fa vi parlavo del Web3, ossia l’evoluzione dell’internet che vuole uscire dallo strapotere delle piattaforme come Amazon, Google, Facebook, e per certi versi tornare al sogno iniziale dove chiunque può esprimersi, creare e vendere prodotti in libertà. L’altro giorno al MIT c’è stato un convegno internazionale molto interessante, da un lato per la presenza dei fondi sovrani più ricchi al mondo, dall’altro per le previsioni più ragionate.
In tutto il mondo si cerca di fare la raccolta differenziata, in modo da riciclare una serie di rifiuti che, se seppelliti in discarica, impiegherebbero secoli o millenni per disfarsi. Per molti materiali metallici, inoltre, il riciclo è più efficiente della produzione da materia prima, ancora meglio.
Web3 rappresenta l’evoluzione dell’internet come ci siamo abituati a conoscerlo: da una monopsonia nelle mani di pochissime piattaforme come Amazon, Google, Facebook, ad un numero molto maggiore di entità che ci consentono sia di leggere e scrivere come prima, sia di creare applicazioni e stipulare contratti.
Nel 2006 fu pubblicato “The China Study” (Studio Cina), stesso titolo anche in Italia, un libro dove padre medico e figlio ricercatore spiegano i meccanismi metabolici con cui il nostro corpo assorbe i diversi nutrienti. Scopriamo così che una sola mela ci dà molta più vitamina C di qualsiasi pillola di supplementi e, ancora più interessante, dopo averne mangiata una il nostro corpo cambia la digestione della successiva massimizzando altri nutrienti.
Elon Musk, che insieme a pochi altri realisti prevede una crisi economica a livello tsunami con meteorite, ha pensato bene di ordinare ai suoi quasi 100.000 dipendenti di tornare a lavorare in ufficio almeno 40 ore alla settimana, e che vuole approvare personalmente qualsiasi eccezione.
Nando de Freitas, famoso ricercatore di Google, ha annunciato che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale generale (AGI) da molti ritenuto un traguardo lontano, è in effetti in dirittura d’arrivo. Fuori di dubbio che DeepMind abbia aumentato il numero di attività che riesce a compiere in autonomia, dal montare un Lego allo scrivere una poesia, l’annuncio del nuovo Gato merita lettura ed approfondimento.