Chiacchiere


Era una bella città ma ora ... è bellissima. Il sole, il mare, i fichi d’India, i gabbiani assassini

Vi ricordate cosa diceva lo Zio Avvocato di Johnny Stecchino riguardo ai problemi di Palermo? Dove possiamo fare e non facciamo, perché in buona sostanza, non è la natura ma l'uomo, è nella terza e più grave di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia e in particolare Palermo agli occhi del mondo... è il traffico!

Ecco i tempi sono cambiati, il traffico credo ancora che sia un problema, ma la vera piaga, il vero male di questa splendida città, è venuto a galla immancabilmente nel corso degli anni, come spesso succede, e si è localizzato interamente sul balcone di una gentile signora palermitana.

Giusi Scimone è balzata recentemente agli onori delle cronache perché dal 7 maggio scorso vive reclusa nel suo attico al quattordicesimo piano. Gli aguzzini, sembra, un gruppo di gabbiani intenzionati a far valere il loro diritto di nidificare un po’ dove vogliono, nella fattispecie sul balcone di Giusi, loro prigioniera. Come sembrava non esserci possibilità di scampo dal traffico tentacolare che attanagliava la città e i suoi abitanti nel film di Benigni, anche in questo caso la situazione sembra irrimediabilmente compromessa; questi ti attaccano in faccia se ti avvicini, puntano a farti male, mica scherzano.

La signora testimonia che ogniqualvolta tenta di aprire le finestre, viene assalita dai pennuti che le scendono in picchiata sulla sua testa per proteggere il nido. In fin dei conti Hitchcock non ha mica inventato niente. E apprendiamo anche con ansia e preoccupazione che da parte degli organi competenti non sono previsti interventi mirati a stanare questi mostri con le ali. La signora dice che se continua così se ne va.

A parte la vittoria netta, schiacciante dei volatili, non è ben chiaro in che modo intenda andarsene se il problema è proprio quello di non poter uscire allo scoperto. Tutta la situazione sembra un po’ un paradosso, dato che, come ci fa sapere l’Enpa di Palermo, i gabbiani appartengono alla fauna selvatica, protetta anche come patrimonio indisponibile dello Stato e non possono essere rimossi, né il nido danneggiato.

Alla signora Giusi sembra sia stato consigliato di aspettare almeno quaranta giorni, ovvero quando i piccoli avranno imparato a volare. Quindi basterà attendere al varco fino a metà giugno e vedere che succede. Ancora qualche settimana di prigionia ed è fatta, ammesso e non concesso che anche i piccoli non decidano di attaccare la signora in pieno volto appena se ne presenti l’occasione.

Ma d’altra parte qui non si parla di traffico, è la natura e per dirla ancora una volta con lo Zio Avvocato “iè la natura e non ci possiamo fare nenti”. Poi leggi bene e scopri che i gabbiani sono soltanto due, pensi alla signora, pensi alle racchette, alle scope, a tutta quell'infinita santabarbara di utensili che si trovano nelle case di ognuno di noi, e ti ritrovi a tifare per gabbiani. Amen.

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Filippo Baggiani (Torino): commerciale settore moda, scrittore allo stato quantico
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
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Gianfranco Saran (Castelfranco Veneto): medico dentista per scelta, giornalista per vocazione